Narciso a rischio chiusura

«Se non troviamo una soluzione entro gennaio chiudiamo del tutto. Non ce la faccio più ad andare avanti così».
Decisione che appare irrevocabile quella di Stefania Bonardi, proprietaria del Centro sportivo Narciso che apre in via San Michele a Idro.
Una soluzione potrebbe arrivare da un intervento misto pubblico-privato, che ancora però non è stato ben definito.

Ma andiamo con ordine.
La struttura, aperta per la prima volta nel 2008 e soggetta negli anni ad una serie di migliorie, ospita due piscine all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, da riferimento nel settore, basti pensare all’utilizzo di raggi ultravioletti al posto del cloro per abbattere la carica virale e batterica nell’acqua, così come il sistema di recupero del calore e gli ambienti interni in atmosfera controllata, mantenuti a 30/31 gradi con umidità pari al 51%.

Ma ci sono anche un bar, una palestra ed un centro benessere, per non dire degli ampi spazi per il relax all’aperto che digradano fino al lago.

«In questi anni difficili causa Covid abbiamo comunque tenuto gli impianti in efficienza e gli spazi in ordine, perché volevamo essere pronti a partire immediatamente se ci fosse stato concesso di farlo - aggiunge la Bonardi -. Ora però un recente lutto e i miei problemi di salute non mi permettono di andare avanti. Più che occuparmi dell’azienda che abbiamo a Prevalle non posso fare».

Uno spiraglio potrebbe arrivare in seguito ad un incontro avvenuto in municipio nei giorni scorsi: «Forse abbiamo trovato una società intenzionata a rilevare l’attività – rivela l’imprenditrice -. In quell’occasione il sindaco ha assicurato il suo sostegno perché le cose possano andare per il verso giusto.
Se riuscissimo a coinvolgere anche la Comunità montana, alla media ed alta valle rimarrebbe un servizio che sono in molti a ritenere di pubblica utilità».

Amministrazioni pubbliche e privati insieme insomma, sembra essere questa l’unica via percorribile: «Temo che il bacino d’utenza che gravita su una piscina di quel livello posizionata a Idro, in questo momento, sia insufficiente dal punto di vista economico a garantire il suo funzionamento» afferma il sindaco Aldo Armani.

Che aggiunge: «Penso che sarà necessario dunque ampliare ulteriormente l’offerta, perché nel suo insieme la struttura possa essere più appetibile. Ne stiamo parlando a più livelli, anche con una Società che sta manifestando il suo interesse ad occuparsene.
Soluzioni ben definite ancora non ce ne sono, va detto, credo però sia giusto tentare di tutto, compatibilmente con quanto possiamo fare, per non perdere opportunità interessanti per Idro e per la Valle».