Associazione tutela castagno Valle del Chiese in festa

Di solito la festa del ringraziamento con la santa messa del mondo contadino e agricolo si tiene alla fine del mese di ottobre.
La santa messa celebrata questo sabato mattina da don Andrea Fava nella bella chiesetta della Madonna dell'Aiuto presenti i soci  castanicoltori della Val del Chiese, nelle intenzioni di chi l'ha istituita tanti anni fa, era una preghiera propiziatoria per i raccoglitori di castagne che salivano sulle piante antiche selvatiche molto alte, dove le cadute erano anche mortali.

A quei tempi il frutto della castagna era un frutto alimentare molto importante, in tanti modi il suo utilizzo.
Si celebra come da consuetudine l'ultimo sabato di settembre nella chiesetta di Riccomassimo, ora in ristrutturazione.
Incontro il presidente dell'associazione Massimiliano Luzzani, assessore all'agricoltura e foreste del comune di Storo e guardia forestale in Val di Ledro.
Intervista qui concentrata con l'assicurazione di sentirci in video prossimamente, Massimiliano è molto preparato con notizie di interesse comune.

L'associazione “Tutela Castagno Valle del Chiese", va da Daone a Lodrone e conta circa 80.
Nasce nel 2012 in seguito alla malattia della vespa cinese che ha colpito non solo i castagneti della valle ma in tante altre zone del Trentino e di tutta Italia.
I castagni vengono colpiti dall'infestante verso il 2009, il raccolto cala fino a esaurisci completamente nel 2011, ed ecco allora il sorgere della associazione per affrontare il problema.

In collaborazione con la Fondazione Mac di San Michele all'Adige e l'università di Torino, si riesce a trovare l'insetto antagonista alla vespa cinese il “Torymus Sinensis Kamijo, imenottero parassitoide larvale del Cinipide del Castagno”
Questa lotta assolutamente bio, infatti la castagna è biologica, da i risultati sperati e le castagne riprendono vigore e ricominciano a dare i loro frutti annuali.

A distanza di quasi dieci anni, Massimiliano assicura che tutto è stato debellato.
Lo testimoniano le piante che si incontrano salendo a Riccomassimo, dove i cacciatori di Lodrone nel terreno di Storo hanno il loro castagneto.
Massimiliano mi porta in località “Broilo” sempre a Lodrone nel suo territorio di 20 mila metri quadrati che confina con la località “Castagneta” nel vicino comune di Ponte Caffaro.
Il suo impianto è giovane, ma le piante di appena quattro anni sono coperte di ricci rigogliosi e numerosi, i rami si piegano.
L'acqua per l'irrigazione a goccia, Massimiliano è andato a prenderla lontano, al rio Santa Barbara.
Nel castagneto di Massimiliano ci sono anche castagni selvatici più datati, che come spiega l'esperto servono a impollinare le giovani piante di castagno

Il fiore del castagno selvatico è molto più grande e lungo, più piccolo quello delle piante giovani dell'impianto.
Le giovani piante di castagno di Massimiliano hanno dato i primi frutti dopo 4 anni.
Massimiliano specifica che “il marrone”, rispetto alla castagna selvatica è molto più grosso e organil0tticamente più dolce e gustoso.
Una qualità antica di castagna il “podet” la si trova a Riccomassimo
I marroni si possono cogliere fino ad una altezza di 500- 600 metri, mentre le tante varietà di castagno anche oltre fino a un massimo di 1300- 1400 metri.

Ai soci oltre il ritrovo dell'assemblea annuale, vengono fornite continue informazioni tecniche.
I soci hanno poi creato il loro vivaio in località Sorino di Storo, che assicura il ripopolamento e insediamenti di nuovi castagneti.
Proficua e interessante la collaborazione con altre associazioni fuori provincia.
Recentemente sono stati in visita ai castagneti della Valle del Chiese il Gruppo castanicoltori del MISMA di Bergamo e un gruppo di esperti svizzero del Canton Grigioni.

La raccolta delle castagne come assicura Massimiliano, inizierà fra una quindicina di giorni.
I soci conferiscono il loro prodotto ad AGRI 90 di Storo oppure le vendono al minuto.
Quasi tutte le associazioni dei paesi, pro loco, alpini, negli scorsi organizzavano castagnate  molto apprezzate da tutti.
Ritorneranno?... Speriamo!

Massimiliano in qualità di assessore sarà presente domani  con il sindaco Nicola Zontini e altri membri del comune, a Storo dove si celebra la festa di San Maurizio, protettore degli alpini.
Gli alpini sfileranno davanti allo splendido monumento alla Pace dell'artista Giorgio Conta, simbolo  di fraternità tra i soldati austriaci e quelli italiani nella  Grande Guerra su fronti opposti.
Raggiungeranno la chiesetta di San Maurizio alle Piane, dove inizia la salita per l'Ampola.

In concomitanza si celebra anche il quarantesimo di fondazione dell'ambulanza di Storo, con l'inaugurazione della nuova sede e lo scoprimento del monumento realizzato per l'occasione dall'artista Storese  Mario Brugnoni ...splendido...commovente e significativo. Bravo Mario!

Due mani che stringono un cuore in granito realizzato da Pedretti Graniti di Carisolo.
Cuore di materiale forte, ma riscaldato e stretto nella morsa delle mani calde dei volontari pronti ad intervenire e aiutare chi ha bisogno. Quante vite hanno salvato disinteressatamente

Dire grazie a tutti i volontari dell'ambulanza è poco...il nome eroi è stato usato in tempo dei primi mesi di covid...ma forse dimenticato troppo presto.
Grazie uomini e donne, giovani e anziani che con il vostro altruismo, la vostra dedizione , con il vostro volontariato costante e impegnato mettete in pratica la carità evangelica e sociale.
Grazie anche ai donatori di sangue, le vostre donazioni ridonano la vita a tante persone, che diventano con voi “fratelli di sangue”.

Gianpaolo Capelli

In foto:
CHIESA MADONNA AIUTO DON ANDREA FAVA CON I CASTANICOLTORI
STORO MONUMENTO DELL'ARTISTA MARIO BRUGNONI
LE GIOVANI PIANTE DI CASTAGNO DI MASSIMILIANO LUZZANI
LE PROSSIME CASTAGNE

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