Il gioco del «truco» per il post Ferragosto

Come trascorrere il pomeriggio estivo post Ferragosto? Quelli di Vallio Terme, fedeli al motto “a Vaj l’è sèmper festa” hanno pensato bene di inventarsi una 24 ore di “Truco”, un gioco con le carte che si gioca praticamente solo nel piccolo paese valsabbino.

A organizzare il tutto il geometra Gabriele Ferandi, presidente della biblioteca locale, patron del Palio delle Contrade e della Festa della Valle, quest’anno realizzato in una versione ridotta per ragioni di tempo rispetto alle precedenti edizioni, nonché cultore di questo passatempo che in un passato non troppo lontano la faceva da padrone nelle vecchie osterie dell’ameno paese valsabbino.

Per mantenere in vita questo gioco e far rivivere le tradizioni del paese un paio d’anni fa la biblioteca aveva organizzato un corso per insegnare alle nuove generazioni questa antica passione, alla quale a loro volta si sono appassionate. A insegnare le regole e i trucchi del “truco” ovviamente il nostro esimio geometra. E da allora non vi è ritrovo, convivio, sagra paesana che a Vallio non veda qualche partita a “truco”, magari con una bottiglia “di quello buono” sul tavolo.

Questo gioco fu importato da alcuni emigrati valliesi di ritorno dall’Argentina e quindi le varie “chiamate” hanno nomi spagnoleggianti: flor, chiero, envido. A “truco” si può giocare a coppie o a terne a seconda della disponibilità delle persone.

Sabato scorso il ritrovo per gli appassionati era presso una baita in località “Dösés”, dove a partire dal primo pomeriggio si sono disputate le varie partite. La partecipazione era individuale nel senso che di volta in volta si formavano le coppie che affrontavano altre coppie, mentre un tabellone teneva conto delle vincite e delle perdite.

Al termine della serata, nella quale non poteva mancare il piatto valsabbino per eccellenza, ovvero lo spiedo con polenta, è stato decretato il vincitore.

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