Penne nere a San Bernardo

«Ci rifaremo l’anno prossimo» ne è convinto Mauro Pasotti, a capo degli Alpini del gruppo di Bione, al quale ieri, in San Bernardo, è toccato ricordare che a causa della pandemia, anche quest’anno non era possibile la consueta festa sul Piano di Lo, nel rifugio/casa delle Penne nere bionesi.

«Alpini la cui opera è stata e speriamo possa essere anche in futuro fondamentale per la vita del paese» ha affermato il vicesindaco Graziano Venturini nel portare i saluti dell’Amministrazione comunale.
Presenti anche le insegne delle altre associazioni d’arma bionesi.

E’ toccata a don Pietro la celebrazione della messa, durante la quale ha elogiato gli Alpini bionesi per il loro attaccamento alla chiesa che Bione dedica a San Bernardo, da loro ristrutturata e ben tenuta.
Don Pietro ha avuto parole di elogio anche per opere d’arte ivi contenute, compresa una “via Crucis” che proprio qui presto troverà il suo spazio.

Prima dal capogruppo e poi dal parroco durante la funzione, sono stati ricordato gli alpini e coloro che comunque al sodalizio sono stati molto vicini, che sono andati avanti e che causa Covid non hanno potuto ricevere adeguata vicinanza nel momento del commiato.

Alpini che comunque non hanno voluto rinunciare al loro proverbiale spiedo, cucinato in porzioni a centinaia e distribuito però solo nella formulazione “da asporto”, dopo essere stato cucinato negli spazi controllati dell’oratorio bionese.

Fra le presenze, con tanto di basto per ricordare le imprese eroiche degli alpini, un mulo.