Tanti stranieri al Parco delle Fucine

Ancora una volta il Parco delle Fucine di Casto si riconferma come una delle attrazioni di punta del turismo valsabbino.
La voglia di uscire e di stare all’aria aperta immersi nella natura trova un approdo ideale nel parco immerso nel verde della valle di Alone, con sentieri tracciati, percorsi di arrampicata e vie ferrate che sono da richiamo sia per chi vuole effettuare una semplice escursione, sia chi vuole cimentarsi con il climbing.

«Nelle settimane centrali di agosto c’è stato il tutto esaurito, ma tutta la stagione sta andando davvero alla grande», ci dice con soddisfazione Santo Piccinelli, uno dei referenti del Gruppo Ferrate Casto, che ha ideato e gestisce il parco.
«Quest’anno a Ferragosto non abbiamo avuto i numeri record del 2019, ma ci siamo andati vicini».

«Quello che ci stupisce di più quest’anno – riferisce Piccinelli – è la presenza di turisti stranieri: ci sono le giornate centrali della settimana, mercoledì e giovedì, dove la presenza di stranieri è di circa il 70%. Sono i turisti presenti sui laghi di Garda e d’Idro che colgono l’occasione di fare una gita in montagna».

Non a caso i tedeschi e gli olandesi amano il lago di Garda e il lago d’Idro, per le opportunità che offrono di praticare anche il turismo outdoor.
«Anche i bambini stranieri sono molto attratti da questo genere di attrazioni e le loro mamme li lasciano fare, non sono così apprensive come le mamme italiane», sottolinea Piccinelli.

Nel parco c’è attenzione anche alla normativa anti Covid, e due tipi di attrazioni per questo motivo non si possono praticare: le zip line e il salto nel vuoto.
Per il resto è tutto funzionante, compreso la novità del noleggio delle e-bike, che però non è così richiesto come si pensava.

«Chi noleggia le bici a pedalata assistita è più gente del posto che conosce i sentieri, anche perché siamo ancora in attesa di installare l’apposita segnaletica per la quale siamo stata aggiudicatari con altri di un bando del Gal».

Per quanto riguarda l’accoglienza, oltre ai volontari e alla barista assunta come dipendente, anche quest’estate sono stati coinvolti una decina di ragazzi del posto, selezionati anche fra quelli che conoscono le lingue straniere, vista la presenza di gente dall’estero, ai quali viene assegnato un gettone di presenza giornaliero.

Ma non mancano anche gli italiani: «Abbiamo constatato che per molti è la prima volta che vengono al nostro parco per la gita di un giorno e molto spesso ne vengono a conoscenza con il passaparola, oltre che dai social».

Pochi per fortuna gli incidenti, anche grazie alle nuove segnaletiche affisse all’inizio di ciascuna via attrezzata, con indicazione del grado di difficoltà e della lunghezza. Inoltre, da quest’anno i vari percorsi si possono percorre in un unico senso di marcia, vale a dire solo in salita.