Dodici nuovi dipinti per la galleria d'arte all'aperto

Si è conclusa ieri la nona edizione di “Belprato paese dipinto” che ha regalato ulteriori 12 murales realizzati sulle pareti delle case dell’antico borgo montano di Pertica Alta.

Ammontano così a 79 ora i dipinti realizzati durane i nove appuntamenti estivi che hanno caratterizzato il Ferragosto degli ultimi nove anni in questa amena frazione montana, resa ancora più attraente dalle opere di tanti artisti.

Martedì pomeriggio è stato organizzato un tour fra i murales sotto la guida dell’ideatore del progetto, l’artista Marino Gabusi, nativo proprio di Belprato, e residente da anni a Lugano, in Svizzera.

La partenza della visita guidata è avvenuta dal Punto d’Incontro, ricavato nella ex scuola elementare di Belprato, il centro civico sede della Pro loco “L’anima della Pertica” che ha promosso il progetto, dove è nata l’idea.

Era stato chiesto a Gabusi di realizzare una cornice colorata lungo la parete fontale dell’edificio per renderlo più attraente, e da lì è nata l’idea di realizzare altri dipinti sulle pareti delle case e degli edifici pubblici per dare vita anche qui a un “paese dipinto”.
E così nel 2013 ha preso avvio il progetto con la prima edizione.

All’inizio c’è stata un po’ di diffidenza da parte degli abitanti e quindi l’artista cominciò a realizzare alcune opere sulle pareti esterne della sua abitazione e su quella di un’amica. Poi le prime adesioni con richieste di dipinti che rigardavano la vita rurale e gli antichi mestieri.
D'altronde il soggetto da dipingere sull’abitazione è concordato con il proprietario e quindi c’è la casa con i fiori, quella con i gufi, quella con i boschi e le montagne e quella con i cani. Anche la forma d’arte è poi mutata nel tempo, dall’arte figurativa a quella astratta.

Molti sono anche i murales di artisti naif, con colori accesi e paesaggi immaginari, che lasciano la mente vagare nel “viaggio” illustrato dall’artista.

All’inizio si faticava a trovare artisti che venissero a Belprato a realizzare le loro opere, poi man mano si è riusciti a coinvolge gli artisti locali. Gabusi ha invitato spesso artisti Svizzeri e la galleria d’arte all’aperto ha assunto anche un carattere internazionale. Adesso le richieste degli artisti si sono moltiplicate e ad alcuni, giocoforza, bisogna dire di no.
D'altronde gli artisti non ricevono un compenso per la loro opera: vengono però ospitati il loro compenso è il vitto e alloggio e una vacanza di qualche giorno in montagna nell’alta Valsabbia.

Capita che alcuni artisti che avevano aderito al progetto non abbiano potuto partecipare, così hanno realizzato la loro opera a casa e poi donata per essere installata su una parete.

I dipinti vengono realizzati per la maggior parte con colori in acrilico e ricoperti da una vernice protettiva. Alcuni, pochi, sono realizzati con colori ad olio magro, meno resistenti però alle intemperie.

L’invito rivolto a tutti è quello di fare un giro a Belprato (si raggiunge facilmente in un quarto d’ora da Nozza di Vestone) ad ammirare l’ottantina di dipinti sparsi per il paese. Rimarrete stupiti.

E adesso già si sta pensando all’anno prossimo, l’anno del decennale di questo progetto che nelle intenzioni iniziali doveva durare proprio una decina d’anni, ma potrebbe proseguire ancora un po’.

In foto:
- Marino Gabusi con l'artista naif Franco Mora
- la visita guidata ai murales
- artiste all'opera
- murales di Damiano Valbusa