Aumentano i contagi della variante Delta ma la Valsabbia resta ai margini

Il mese di giugno ha visto una progressiva diminuzione dei casi di Covid in Valle Sabbia e man mano i Comuni valsabbini sono diventati sempre più Covid-free (vale a dire che per almeno 28 giorni non ci sono stati nuovi casi). Una tendenza proseguita anche nel mese di luglio.

Attualmente sono ben 17 su 27 i Comuni valsabbini Covid-free, a cui si aggiungono Odolo, Pertica Bassa e Roè Volciano che nell’ultima settimana non hanno avuto nuovi casi.

In totale i nuovi casi di Covid questa settimana sono stati 9 e si sono verificati a Gavardo, Prevalle, Sabbio Chiese, Vallio Terme, Vestone, Villanuova e Vobarno (uno o al massimo due casi per paese).

Nel frattempo anche l’ospedale di Gavardo ha svuotato i reparti Covid e al momento non risultano persone ricoverate per Covid.

È la dimostrazione di come il virus non stia circolando in Valle Sabbia, anche bisogna sempre stare all’erta, visto che i casi in Italia e anche nella nostra provincia stanno aumentando.

In venti giorni il numero delle persone positive al SarsCov2 in provincia di Brescia è quadruplicato.

Variane Delta prevalente. Secondo un’analisi della direzione generale Welfare della Lombardia, in giugno la variante Alfa aveva un’incidenza del 64% e la Delta dell’11%. In luglio è avvenuta l’inversione: Delta al 59% e Alfa al 14%

L’85% dei nuovi positivi – come risulta dall’analisi della direzione generale Welfare - non è vaccinato; il 9% ha ricevuto una sola dose e il 6% ha concluso il ciclo vaccinale da almeno due settimane.

Prevenzione. Secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità, la vaccinazione anti Covid- 19, con ciclo vaccinale completo, protegge al 94% dal ricovero in ospedale, al 97% da quello in terapia intensiva e al 96% da un esito fatale della malattia. Dati che «confermano la Validità della copertura vaccinale come protezione dal contagio, per evitare di sviluppare in modo clinicamente importante la malattia in caso di positività dopo la vaccinazione e, anche, per ridurre la trasmissione del virus».

Solo così si eviteranno nuove chiusure di attività e si potrà garantire la presenza in classe degli studenti.