Il giudice Albertano torna a Paitone

Ottavo caso della fortunatissima serie con protagonista il giudice Albertano da Brescia. Giurista e letterato, Albertano, vissuto nella prima metà del tredicesimo secolo, è stato trasformato dal giornalista e scrittore Enrico Giustacchini in un riuscito investigatore ante litteram.

L’ultima avventura, ‘il caso del giullare triste’, si stacca dalla tipologia dei ‘gialli’ precedenti, ambientati nel territorio bresciano. Questa volta, infatti, il luogo è Genova, che con Brescia trova un collegamento ideale nella persona del Podestà, bresciano di origine, Emanuele Maggi.

Siamo verso la fine della prima metà del Duecento, in un periodo turbolento e bellicoso, che Giustacchini descrive in maniera affascinante nel primo capitolo, in una sorta di romanzo nel romanzo, che avvince il lettore quasi quanto la trama del ‘giallo’ vero e proprio. Della vicenda non
anticipiamo niente per non dare indebiti suggerimenti alla soluzione (comunque ben nascosta) del caso.

Molti i personaggi del racconto, alcuni realmente esistiti, come descrive Giustacchini nell'"Appendice - dal romanzo alla realtà", e fra questi Lanfranco Cigala, di famiglia genovese, nato “attorno all’anno 1200”, principe dei trovatori in lingua provenzale e che “per il valore delle sue
composizioni e l’influenza esercitata sui contemporanei e in epoche successive” contende a Sordello da Goito la fama di maggior trovatore italiano.

Ecco un altro aspetto dello scostamento rispetto ai romanzi precedenti del giudice Albertano: il provenzale (lingua occitana o lingua d’oc,
parlata prevalentemente nel meridione francese nei secoli dodicesimo e tredicesimo) in alternativa al latino. Ma niente paura, perché Giustacchini, come di consueto, dà immediatamente la traduzione, anche se il senso italiano è in buona parte abbastanza discernibile.

Possiamo aggiungere che gli amanti dei colpi di scena nei romanzi gialli non andranno delusi, perché ne troveranno vari, in una trama veramente complessa oltre che stimolante; complessa sì, ma retta da una logica a prova di attacchi critici.

Albertano, dal canto suo, si trova a proprio agio (e non poteva essere diversamente) nel cambio di location e nel confronto coi nuovi personaggi, e soprattutto regge con disinvoltura le sfide ‘velenose’, come questa, e la prova del tempo, dopo otto anni di carriera investigativa. Impreziosiscono la presentazione del libro, come di consueto, tre letture, dal timbro ‘magico’, di Venanzio Agnelli.

La presentazione del libro, nella serata riservata a Paitone, questa volta si terrà all’aperto, nei giardini della nuova Biblioteca comunale, venerdì 16 luglio 2021 alle 20.45. Tempo permettendo, naturalmente, altrimenti ci sposteremo nella vicinissima Sala Polivalente della cultura.