«Stop inquinamenti nel fiume Chiese»

Giovedì scorso, 8 luglio, un gruppo di dieci delegati di Associazioni componenti la Federazione del Tavolo delle Associazioni che amano il fiume Chiese ed il suo lago d’Idro è stato ricevuto dal Prefetto di Brescia.

Tema dell’incontro la netta contrarietà della Federazione di mettere in atto la delibera governativa riguardante il depuratore dei reflui provenienti dai comuni del Consorzio Albergatori del Lago di Garda.

Obiettivo del depuratore sarebbe di riversare le acque “depurate” nel fiume Chiese ed il Prefetto di Brescia è stato nominato Commissario straordinario per far eseguire questo decreto destinato a divenire legge dello Stato.

Uno studio tecnico approfondito voluto dalla Federazione dimostra che tali riversamenti ucciderebbero un fiume già provato da altri inquinamenti ed ha presentato al Governo Nazionale un progetto alternativo.

All’uscita dalla Prefettura in Palazzo Broletto a Brescia, dopo un incontro di 60 minuti, dalle ore 10 alle 11, il presidente della Federazione Gianluca Bordiga è stato intervistato dai giornalisti pervenuti per una conferenza stampa.
Bordiga ha annunciato che “la Federazione è ottimamente strutturata per organizzare la più tenace difesa del Chiese e del suo lago, contro ogni ipotesi di proseguire nel suo sfruttamento innaturale ed abnorme”. 

E’ stato annunciato un presidio di protesta della Federazione nel Cortile antistante la Prefettura dalle ore 12 alle 14 nel giorno di mercoledì 14 luglio.

Il fiume Chiese nasce dall’Adamello ed attraversa lungo 160 chilometri 31 comuni in due regioni e tre province italiane, dove vivono oltre 150.000 residenti, già colpiti dalla Legionella, con numerosi decessi nel 2018. Si vuol continuare a rovinare la vita alle generazioni future?

Le Sentinelle della Federazione si opporranno in ogni modo. Con numerosi incontri pubblici informativi, ma anche con azioni legali ed il giornale informativo bimensile “Acqua del Fiume Chiese che Unisce” il cui primo numero è pubblicato online dal 15 giugno.