09 Luglio 2021, 10.30
Villanuova s/C
Spettacoli

Parole sulla sabbia

di c.f.

Domenica sera lo spettacolo in piazza Roma promosso dall’associazione Aid For Education con il patrocinio dell’amministrazione comunale. L’evento è stato anticipato per consentire la visione della finale degli Europei


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Quando scende la sera, la Jemaa El Fna, la grande e colorata piazza di Marrakech, in Marocco, si anima di una nuova, intensa vita notturna. Da ogni angolo della città la gente arriva per sedersi ai banchi dove si vendono cibo e dolci e si affolla attorno ai musicisti, ai venditori e ai giocolieri. In un angolo, su un semplice tappeto, aiutato da pochi oggetti – un vaso, un bastone, un tamburo, uno sgabello – il cantastorie racconta storie arrivate fino a lui di bocca in bocca

E' quanto propone l'animazione teatrale "Parole sulla sabbia - Il cantastorie della Jemaa El Fna", proposta della compagnia Le Cicogne, compagnia teatrale che da anni mette in scena opportunità e difficoltà del dialogo tra culture e religioni diverse.

Lo spettacolo, rivolto a ragazzi e famiglie, viene promosso dall’associazione  Aid For Education  con il patrocinio dall’amministrazione Comunale di Villanuova sul Clisi per questa domenica sera, 11 luglio, alle 20 in piazza Roma.

L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrit.it oppure via WhatsApp (339.4079536).

Aid For Education, da tempo attiva sul territorio del comune di Villanuova sul Clisi ha nelle sue finalità sociali  il sostegno alla scolarizzazione di bambine e bambini in Pakistan nel distretto di Toba Tek Singh, Punjab, promuovendo la costruzione o ristrutturazione di scuole primarie pubbliche nei villaggi in cui, proprio a causa della carenza di  idonei spazi formativi-educativi, bambine  bambini non hanno la possibilità di frequentare  alcun corso, costretti in questo modo  a rimanere analfabeti e quindi esclusi da qualsiasi opportunità di successi scolastici o accademici.

Tale impedimento espone, soprattutto le bambine, a processi di sottomissione e di discriminazione sia in ambito sociale che famigliare. Tale obiettivo è stato dettato dalla presenza di numerosi cittadini e famiglie immigrati dal Pakistan che si sono stabilizzati sul nostro territorio.
L’attenzione posta sia alle scuole primarie e secondarie   che alla fascia giovanile dei figli dell’immigrazione ci ha visti impegnati in azioni miranti al dialogo sia tra le generazioni di migranti che tra migranti e cittadinanza.

L’obiettivo è addivenire ad una cittadinanza di prossimità in cui migranti ed autoctoni siano portatori di stessi diritti e doveri esplicitati per il bene della collettività e della comune convivenza civile. Lo sguardo è aperto sia alle problematiche e opportunità locali che a quelle globali.

L’istruzione e la cultura sono strumenti di affrancamento da derive sottomissorie oltre che premessa necessaria a migliorare le proprie condizioni di vita. Le famiglie della comunità pakistana residenti nel nostro territorio sono attivamente coinvolte in questi processi.
Inoltre, cultura ed istruzione facilitano il dialogo sociale sia tra le culture che le religioni togliendo terreno ad ogni forma di radicalizzazione fondamentalista di qualsivoglia genere.

I concittadini immigrati rientrano nelle fasce deboli della nostra collettività, non solo da un punto di vista di autonomia economica, soprattutto le donne, ma anche per uno stigma sociale che rischia sempre di dare adito a pregiudizi e discriminazioni sfavorendone  sia l’inclusione che la mobilità sociale.

La strada è lunga e faticosa, ma è da percorrere con coraggio e determinazione per il bene di tutta la nostra comunità e il bene dei nuovi cittadini di ogni territorio d’Italia e d’Europa.

Domenica 19 settembre è in programma un secondo appuntamento: un concerto musicale dell’artista Alessandro Sipolo da sempre impegnato nei processi di inclusione sociale di migranti e rifugiati cercando con le sue canzoni di farli partecipi della storia del territorio in cui si trovati a vivere.



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