Non ce l'ha fatta

Le condizioni del ragazzino salvato in extremis dalle acque del Chiese ieri a Nozza di Vestone era molto gravi e non sono bastate neanche le cure in rianimazione pediatrica all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per salvarlo.

È spirato così questo pomeriggio alle 15.15 Serigne Saliou Diop, il ragazzino di 13 anni di Vestone, figlio di una famiglia senegalese residente nella frazione di Mocenigo, che ieri si trovava con altri ragazzini sulla spiaggetta sul Chiese, al di là del ponte pedonale di Nozza.

Quando il ragazzo è stato recuperato dall’acqua del fiume da un ciclista di passaggio ed era in condizioni disperate. Le manovre di rianimazione sono proseguite a lungo sulla riva del fiume ad opera dei sanitari del soccorso, intervenuti sul posto.

Poi il volo fino a Bergamo, ma i trattamenti in extremis all’ospedale pediatrico non hanno avuto l’esito sperato.