Pro loco «Il Chiese», occasione persa?

Nel dibattito aperto a Gavardo sulle iniziative della Pro loco Il Chiese si inserisce questa Lettera al Direttore del Giornale di Brescia, scritta da una delle socie fondatrici dell'associazione stessa che si � poi dimessa. Riportiamo.

�Sono una dei soci fondatori della Associazione Pro loco �Il Chiese� di Gavardo. Un’iniziativa interessante, sulla scia di altre simili esperienze, che la legge regionale ricorda testualmente quale �uno degli strumenti efficaci della promozione turistica di base�, e che per questo riceve contributi pubblici.
Ma a dire il vero ne sono rimasta delusa, profondamente, tanto da darne le dimissioni per le seguenti ragioni, che credo possano far riflettere non solamente i responsabili associativi, anche dopo il recente scambio di lettere sul tema fra altri gavardesi ed amministratori.

Innanzitutto, la mancanza di ogni informazione sul suo funzionamento, segno - mi pare - di una scarsa attenzione alla partecipazione. Non ho mai ricevuto un avviso di comunicazione non solo delle attivit� (alle cui fasi organizzative non sono mai stata chiamata a partecipare), ma neppure un invito ad assemblee dei soci, ammesso che ce ne siano state, a rinnovare eventualmente una tessera (mai vista), a discutere o approvare un qualsiasi bilancio (mai sottopostomi neppure in visione), a conoscere altri soci (ce ne sono oltre i fondatori?), a vivere insomma quel minimo di democraticit� che credo dovrebbe sempre contraddistinguere una libera associazione.

Viceversa, mi pare di aver colto una costante chiusura verso lo stesso paese in cui essa opera. E quindi, su questa linea, nello sfogliare il primo numero del periodico recentemente editato dalla stessa Pro loco, alcuni elementi di violazione alle norme mi hanno colpito: la mancata indicazione del direttore responsabile, cos� come previsto dalla legge sulla stampa (n. 47/1948) con possibili conseguenti sanzioni cui la Pro Loco � dunque irresponsabilmente esposta; l’uscita del periodico - ancora in corso di registrazione presso il Tribunale, sintomo di una certa urgenza - in concomitanza con l’uscita del primo numero del Notiziario comunale, generando forse una qualche confusione (o concorrenza?) inutile ed evitabile; una scelta di temi ed argomenti - non so da chi decisi - che poco ha a che fare con la promozione del paese e delle sue risorse.

Insomma, una serie di mancanze e di scelte di parte che paiono pi� dettate da altri fini che da quelli di una Pro loco.
Peccato, un’occasione persa (con soldi pubblici), per un’associazione che molto e meglio potrebbe fare�.

ROSSANA SERENA
Ex socia fondatrice Pro loco di Gavardo

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