Un'aula intitolata a Massimiliano Amolini

Un momento di grande commozione quello vissuto dalla comunità di Vobarno la scorsa domenica, quando un’aula della Scuola materna paritaria “Pio XII” di Carpeneda è stata inaugurata ed intitolata a Massimiliano Amolini, venuto a mancare alla fine dello scorso anno a soli 45 anni, di cui 30 vissuti a letto.

La sua tragica storia è nota a tutti in valle.
Era l’estate del 1990 quando Massimiliano, appena quindicenne, si tuffò nelle acque del lago di Garda per ripescare la ciabatta di un’amica. L’impatto costò al giovane un lungo periodo di coma ed una tetraplegia irreversibile che lo costrinse a letto per tutta la vita, accudito dai genitori 24 ore su 24 nella loro casa di Carpeneda.

Poche settimane dopo la morte di Massimiliano è venuto a mancare anche il papà, Gianni Amolini, portato via dal Covid.

Alla cerimonia inaugurale, svoltasi all’aperto nel pieno rispetto delle normative anti Covid, hanno preso parte il presidente della Scuola materna Enzo Formisano, il sindaco di Vobarno Paolo Pavoni, Massimo Pesenti e Roberto Fezza, rispettivamente presidente e vice presidente della FISM.

L’aula è stata benedetta e inaugurata dopo la Santa Messa, celebrata dal curato don Manuel Valetti, che è anche l’insegnante di religione dell’istituto. “Un evento che ha suscitato tante emozioni - ci ha detto Formisano - e che ha riunito simbolicamente tutta la comunità nel ricordo perenne di un ragazzo eccezionale”.

Nonostante le durissime condizioni in cui dovette rassegnarsi a vivere, Massimiliano dimostrò sempre un forte attaccamento alla vita, come riportato sulla targa apposta all’ingresso della nuova aula: “In memoria del caro Massimiliano, che nel suo duro calvario ha fatto risplendere la grandezza della Fede e la bellezza della Vita”.

Nelle foto:
- Due momenti della cerimonia inaugurale
- Le maestre nella nuova aula
- La targa commemorativa dedicata a Massimiliano Amolini