13 Maggio 2021, 09.30
Storo
Come eravamo

Storo, società ciclistica di ieri e di oggi

di Gianpaolo Capelli

E' appena iniziato il giro d'Italia, ed appassionato di ciclismo come sono,  la mia mente è corsa ai tanti ricordi che ho di questo sport meraviglioso


Studente a Trento nella seconda metà degli anni 50, rivedo i pochi arrivi che nella città di San Vigilio del giro di Italia.
Ricordo ancora come adesso l'arrivo di una tappa a Bolzano, che ci permisero di vedere in tv, dove Fausto Coppi, già avanti negli anni partecipò al giro di Italia,  per onore di firma, comportandosi molto bene.

Erano i tempi di Nencini, Pambianco, Aldo Moser e Charly Gaul.
Tragico quell'arrivo di Gaul sul Bondone del 1956, passato alla storia per la tormenta di neve e il freddo glaciale.
A quel giro partecipò anche Aldo Moser, il capostipite della famiglia Moser,  fratello di Francesco.
Aldo è scomparso da poco.

Il ciclista di allora che riscuoteva le mie simpatie era Ercole Baldini, soprannominato “Il treno di Forlì”, che vinse prima le olimpiadi di Melbourne, e tra le tante corse un giro di Italia e un campionato del mondo.

Ho ancora una sua foto autografata. Secondo Casadei da buon romagnolo gli dedicò una canzone.
Mai i miei ricordi vanno più avanti, torno alla seconda metà degli anni 70, arrivando a Storo.
In quegli anni nella grossa borgata della valle del Chiese era tutto un fiorire di iniziative, sportive, politiche e associative.

I divertimenti erano pochi e i giovani si buttavano a capofitto negli sport che amavano... forte e seguitissima la squadra locale di calcio, la Settaurense.
Mitiche e ricordate le grandi disfide calcistiche tra i cugini rivali di Condino, e poi con la potente squadra del Tione.
Il tifo era acceso, si partiva con ogni mezzo a sostenere la squadra del cuore, spesso volava anche qualche ceffone tra avversari per difendere i giocatori del cuore.
Tanti i calciatori storici, cardini della Settaurense di allora: il portiere Pierino Cortella, Italo Danieli  Gianni Grassi , Aldo e Remo Grassi , Remo per anni è stato anche allenatore della squadra come lo fu in seguito Gianbattista Scaglia.

Giusto Cadamuro, passato alla storia per il suo gol che fece al Bolzano, Fiorindo Gelpi “el Firi”  per quello storico che refilò alla Tionese.
“El Firi” racconta che, tesserato con un'altra società, il presidente di allora Spartaco Oggiano lo volle nella Settaurense a suon di quattrini, non per lui, ma per la società dove era tesserato.
Grande anche Lombardi Graziano “Mascadri”, divenuto poi concittadino di Baitoni.
 
Fuori campo bonario e simpatico, in campo un leone. Si poteva paragonare al Burnich granitico della grande,  storica Inter di allora.
Povero l'avversario che gli aveva fatto qualche fallo cattivo. Quando l'arbitro non vedeva, arrivava la contromossa,  Graziano applicava il motto:” Dio perdona, el Mascadri no!”.

Arnaldo Grassi “Oe” ha ricordato nell'intervista “I granai della memoria” la passione giovanile sua e degli amici per il calcio negli anni 60 .
I ragazzi, che poi saranno i pilastri della futura grande Settaurense, sognavano una maglia uguale per tutti, un pallone di cuoio a norma. Il campo sportivo c'era alle “Piane” di Storo, ma mancavano la maglia e i calzoncini dei campioni di calcio che vedevano sulle figurine Panini.
A questo ci pensò il cappellano di allora don Ezio Marinconz, che per i suoi ragazzi avrebbe venduta anche la tonaca.

Nel 1976, a Storo nasce la Società Ciclistica Storo, la “SCS “ nome che manterrà fino a quando prese il nome “Società Ciclistica Cassa Rurale Storo”,  con il tramonto della banca, è ritornata poi la vecchia ragione sociale “Società ciclistica Storo”.

Primo presidente il ragionier Domenico Ribaga, sempre disponibile a  dare una mano in paese, anche se di idee politiche diverse da quelle dei suoi concittadini.
La società aveva bisogno di una persona preparata, e se economicamente stava bene, ancora meglio.
La politica in questo caso passava in secondo ordine.

Domenico era commercialista, capace di sbrigare le pratiche della società e  all'altezza di ottenere qualche contributo provinciale.
Grazie alla  generosità e alle sovvenzioni personali del ragionier Ribaga, il bilancio della stessa era sempre in pari.

La conferma arriva da Gianluca Grassi, dirigente della prima ora e spesso a contatto con il presidente.
Domenico Ribaga in quegli anni ricopriva anche la carica di presidente dei pescatori.
Da ottimo buongustaio, non disdegnava di essere presente al pranzo di una società a mezzogiorno e a cena dell'altra, alla sera.

Ad affiancare il presidente Ribaga, come segretario fu il ragionier Vittorio Gelmini.
Gianluca Grassi subentrerà in seguito, e oltre il suo impegno a far quadrare i conti della società ciclistica, spesso interveniva anche a smussare quelle piccole incomprensioni che sorgevano al suo interno.
Ne so qualcosa anch'io. Nel 1977 ero presidente della Pro loco Bondone e Baitoni e in quell'estate la società sportiva di Storo organizzò la gara ciclistica Storo- Bondone.

Le trattative per l' organizzazione della gara tra i dirigenti della società e la pro loco locale le conducevo io.
Bondone è rinomato per la sua ospitalità verso tutti ed io volevo che la gara fosse espressa organizzando una festa all'altezza di questa nomea, non lesinando sulle spese.

I soldi allora erano pochi da ambo le parti, e ci fu qualche “non concordo”.
Con la mediazione di Gianluca e la buona volontà di tutti, organizzammo una gara paragonabile in piccolo a quella del giro di Italia, ricordata come tale anche ai giorni nostri, da chi assistette e partecipo alla gara.
Giornata splendida, tanti i corridori partecipanti delle varie categorie, non solo locali, ma venuti anche da altre regioni.

In quell'occasione la nascenda GB1 Radio, tenne il suo battesimo dell'aria, con  la sua prima radio cronaca  in diretta, trasmettendo la gara dal solaio di Luigino Bondoni di Storo con un trasmettitore militare e una antenna di trasmissione approntata per l'occasione da Sergio Rassega, che masticava elettronica come il pane.

Dino Grassi con il suo maggiolone verde a fare la spola tra Storo e il paese dei carbonai a controllare che dalle radioline degli ascoltatori uscisse il commento del patron della gara Fiorindo Zontini, “El Firi”, che seguiva la gara sulla ammiraglia decapottabile di Ianello Scarpari.

In piedi sulla macchina, la sua voce possente usciva dall'altoparlante, con il suo commento entusiastico che rintronava dal fondo alla valle, lungo la salita che portava a Bondone.
Giudici di gara , servizio d'ordine e sanitario, perfetto.
Arrivo spettacolare al “Dos della Levada” a Bondone, tra due ali di folla plaudenti.
Premiazioni sul grande terrazzo della casa Acli di Bondone, presente la madrina della corsa la signora Ribaga Luisa, moglie del presidente Domenico, e tante autorità locali e di valle.

Baci e fiori ai vincitori delle varie categorie, da parte delle Miss Bondone e Baitoni, Lina Cimarolli e Caterina Cozzatti, con relative fasce a tracolla.

Uno dei vincitori della sua categoria fu il condinese Francesco Poletti, che si presentò alla premiazione con il figlio, il piccolo Daniele, il quale crescendo non ha poi tradito la passione per la bici del padre.
Alla sera cena e ballo liscio con i Tauris fino a tarda ora, capo orchestra il maestro Gianfranco Demadonna, con la cantante Rosanna Tomasi e Quinto Festa.

A margine della gara si ricordano i ritiri delle giovani promesse del gruppo storese di allora,  Diego Demadonna e  Dante Baratella, causa crampi nella piana di Baitoni.

Il direttore sportivo Zontini Marino, classe 1919. partecipò alla gara facendosi onore, applauditissimo.
Ricordo alcuni dirigenti di allora:  il vicepresidente Zontini Fiorindo “Firi”, Bruno Baratella, Gelmini Vittorio, Silvio Moneghini, Calcari Giovanni, Zontini Marino il direttore tecnico, Berti Bortolo l' allenatore e  tanti altri che negli anni con entusiasmo e dedizione diedero lustro alla società..

La SCS di Storo, ha proseguito il suo percorso storico e sportivo negli anni, coltivando e allenando le nuove giovani promesse fino ai giorni nostri.
Alla sua dirigenza si sono alternate persone che con il loro volontariato, hanno permesso alla società di ottenere ottimi risultati negli anni.

Spesso i giovani ciclisti di adesso sono figli o nipoti dei ciclisti storesi della prima ora.
Alla guida e alla presidenza si sono alternati negli anni: Pizzini Mario, Giovanni Zontini “Monfrì”, Pasi Antonello e  da oltre vent'anni  in carica il presidente attuale Andrea Malcotti.
Attualmente, come racconta il presidente i giovani corridori della società sono 18, divisi tra giovanissimi, esordienti, allievi e juniores.

Negli anni alcuni allievi crescendo e passando di categoria sono entrati a far parte del mondo dilettantistico e professionistico italiano.
Tra di essi Domenico Gualdi, che ha partecipato anche a un giro di Italia.

Ai giorni attuali va ricordata la giovane Barbara Malcotti di Storo, classe 2000.
Figlia del presidente attuale, ha corso con la società dall'età di 6 anni fino a 12 anni. Poi è passata al team Nuvolento dove ha militato per 4 anni.
 A 18 anni è entrata a far parte della Valcar-Travel service: due anni come juniores.
Sempre con la stessa società nel 2018 è stata scelta fra le 4 atlete per rappresentare l'Italia al mondiale femminili di Innsbruck, piazzandosi quarta.

Professionista dal 2019, ora fa parte nella categoria”Elite”. Quest'anno ha partecipato al trittico delle Ardenne (Amstel Gold Race - Freccia Vallone-Liegi-Bastogne-Liegi).Alla Liegi-Bastogne-Liegi, si è piazzata venticinquesima. Non poco data la rinomata durezza della gara.
Attualmente è in partenza per la Spagna, dove parteciperà ad alcune gare.
A fine giugno, primi di luglio, parteciperà al giro di Italia femminile professioniste.
Barbara farà del suo meglio per farsi onore.

Un grazie sentito da tutti i dirigenti della società va agli sponsor, le Grafiche Zorzi, la Meccanica Melzani  di Baitoni e a Poncial di Storo, che supportano finanziariamente questi giovani ciclisti e la società.
Investire sui giovani e nello sport, in questi tempi di crisi economica, fa molto onore a questi sponsor.

“Pedala... pedala... pedala” cantava l'amico Raoul Casadei al giro d'Italia di alcuni anni fa, speriamo benaugurale per questi e futuri giovani ciclisti e per la società ciclistica storese, che quest'anno festeggia i 45 anni dalla sua fondazione. Auguri.
Avanti... ci sono tanti altri traguardi da conquistare!                                                                                            
                                                                                                                    

Nelle foto:
- Estate 1977, i collaboratori della Pro Loco Bondone Baitoni sul palco delle premiazioni con il sindaco di allora Olimpio Scalmazzi;
- 1977, le Miss Bondone e Baitoni Lina Cimarolli e Caterina Cozzatti con il condinese Francesco Poletti, dietro il vigile del fuoco Onorino Cimarolli;
- 2020, vivaio ciclisti della Società Ciclistica Storo con dirigenti e preparatori;
- La professionista Barbara Malcotti, classe 2000    




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