Il punto sulla rotonda dell'Itis

Sembra che il principale nodo da sciogliere, nella lunga e tribolata vicenda della rotonda dell’Itis di Vobarno, sia quello della modalità di acquisizione dell’area da parte del Municipio.

Parliamo dell’incrocio di fronte alla sede dell’Itis Perlasca, lungo la bretella di collegamento tra il rondò di Collio e lo svincolo con la tangenziale. Un punto molto pericoloso che da anni le amministrazioni di Vobarno cercano di mettere in sicurezza per tutti ipotizzando la creazione di una rotatoria.
Un’opera di cui si parla dal 2018 ma che, per un motivo o per l’altro, non è mai stata realizzata.

Abbiamo chiesto al sindaco di Vobarno Paolo Pavoni di fare il punto della situazione. “Le difficoltà che stiamo affrontando - ci ha spiegato - riguardano l’acquisizione dell’area da parte del Comune e nascono dalla destinazione della zona. La quadra l’avevamo quasi trovata proponendo ad un privato un accordo per la cessione dell’area, accordo che però non è stato approvato all’unanimità in Consiglio comunale e con cui di conseguenza non si è voluto procedere”.

A dare l’ok alla realizzazione della rotonda, oltretutto, dev’essere infine l’Anas con l’approvazione del progetto presentato dal Comune.
I soldi necessari a realizzare la rotonda - circa 250.000 euro complessivi - ci sono già. “Stiamo vedendo come fare - continua il sindaco - anche perché il P.G.T. al riguardo presenta vincoli piuttosto restrittivi”.

Il problema non è da poco: l’incrocio in questione è già stato teatro di diversi incidenti, e con la riapertura della scuola vi transitano ogni giorno anche gli studenti del Perlasca, che arrivano in auto e in pullman da tutta la Valle Sabbia. Senza contare il personale docente e ausiliario e i genitori dei ragazzi. “E’ un problema della massima importanza - conferma Pavoni - ma nel caso in cui si rendesse necessaria una variante al P.G.T. potrebbe volerci ancora qualche mese”.

Si vedrà.