L'incidente e la polemica

Il sibilo della gomma che morde l’asfalto ancora caldo. Prepotente il freno, ma insufficiente. Il grosso scooter Piaggio non si ferma. In uscita da una lunga curva a destra prende piuttosto ad invadere la corsia opposta e di là trova lo spigolo sinistro del muso di una vecchia Panda appena uscita dal cancello di casa.
Essenziale nella dinamica l’incidente, che i poliziotti della Provinciale chiariranno meglio, dopo i rilievi per assegnare le responsabilità.
Drammatico però nelle conseguenze, e di questo si sono resi conto subito quanti si sono prodigati nei soccorsi.

Sul Beverly M7, infatti, viaggiavano uno zio e la sua nipotina di solo otto anni.
Per entrambi, finiti con la faccia contro le lamiere dell’auto, solo il casco “jet” a proteggere il cranio. A causa del violento urto, per entrambi è stato necessario un volo in elicottero fino al Civile. Per lei si sono aperte le porte della rianimazione pediatrica e i medici si sono riservati la prognosi. Per lui ferite sono state subito ridotte in sala operatoria e non sarebbe in immediato pericolo di vita.

Ore 18 e 50. Via Provinciale a Carpeneda di Vobarno, di fronte al civico 16. Questo l’esatto punto dello scontro.
Subito dalle case sono usciti i proprietari e si sono resi conto immediatamente della gravità del botto udito distintamente da tutti. L’uomo alla guida della Panda non profferiva parola, sotto choc, gli altri due si lamentavano a terra.
Veloce l’ambulanza medicalizzata da Gavardo allertata dal 118 e anche l’elicottero che è atterrato in un prato lì vicino. Il primo volo è stato per la piccolina. Una manciata di minuti dopo è toccato allo zio che nel frattempo veniva tenuto sotto controllo dalla dottoressa nell’autolettiga.

E si riaccende la polemica. Il guidatore della Panda aveva appena varcato il cancello di casa in un punto considerato pericolosissimo e che è senza protezione alcuna: non c’è un cartello a segnalare il centro abitato, non c’è un limite di velocità, nessuna ombra dei dissuasori che oggi vanno tanto di moda.
“E’ sempre stato così da queste parti: Provincia e Comune si rimpallano la responsabilità” ci ha detto Giuseppe che abita al civico 14 e siamo noi a rendere pacate le sue recriminazioni. “Secondo me aspettano che ci scappi il morto per intervenire” aggiunge.
Fino alle 20, il tempo per i soccorsi, per i rilievi della Provinclae e per lo sgombero dei mezzi che sono stati entrambi posti sotto sequestro, sulla strada di fondovalle, verso Vobarno e verso Sabbio, si sono formate code chilometriche.

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