Il futuro è già qui

Sedici anni, per investire 28 milioni di euro in riqualificazione strutturale ed efficientamento degli impianti di illuminazione pubblica, ma anche per l’implementazione di servizi innovativi che vanno sotto l’appellativo di “smart city”.

Questo sul territorio di 31 Comuni: tutti quelli valsabbini, esclusi solo Bagolino, Provaglio e Serle, più municipalità assai popolose come Rezzato e Salò, e poi ancora più a sud, fino a Castenedolo.

Una scommessa fatta dieci anni fa dalla Comunità montana di Valle Sabbia, l’ente capofila, che ancora una volta ha saputo portare innovazioni significative con modalità che indicano ad altri la strada virtuosa da intraprendere.

E’ il caso di questo progetto, inedito sul panorama italiano per scala, estensione e complessità, la cui esecuzione è stata affidata a Citelum, multinazionale francese di provata esperienza ventennale anche in Italia.
Un progetto tanto innovativo che è stato premiato al primo posto in un bando regionale, cosa che ha fruttato un contributo pari a sette milioni di euro.

Cosa c’è da fare?
C’è la posa di circa 30 mila punti luce a led in sostituzione di quelli che spesso risalgono agli anni ’70 del secolo scorso, più 3 mila dove ora c’è buio.
Punti luce che saranno dotati ciascuno di tecnologie per la regolazione e la gestione remota.

Si calcola un risparmio energetico del 70%, che vale 4.500 tonnellate di CO2 in meno ogni anno, 2.140 ton di petrolio risparmiate, l’azione di 150 mila alberi di 10 anni.

Ma la partita non si limita certo all’illuminazione pubblica ed al risparmio energetico.
Ogni punto luce, infatti, potrà offrire tanti altri servizi.
E’ prevista la sistemazione di 768 telecamere per la videosorveglianza, 414 saranno gli hotspot Wi-Fi, 55 i punti per la gestione del traffico (Ztl e/o lettura targhe), due punti di ricarica per veicoli elettrici (che in un futuro prossimo potranno essere aumentati), 84 sistemi di sensoristica per il rilevamento meteo e della qualità dell’aria, 8 pannelli a messaggio variabile, altrettanti totem informativi, 310 postazioni per la telemedicina...

Il tutto gestito in via telematica, con la presenza sul territorio di squadre di pronto intervento.
Citelum è già operativa dal primo marzo e nel corso dell’estate cominceranno gli interventi.