27 Marzo 2021, 07.00
Roè Volciano Salò
La protesta

«Basta Dad, vogliamo tornare a scuola»

di Cesare Fumana

Anche a Salò, con una folta rappresentanza di Roè Volciano, ieri pomeriggio la protesta per far riprendere le lezioni in classe in presenza


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Al grido di “Insieme a scuola è un’altra cosa” anche a Salò, come in molte altre città italiane, ieri pomeriggio si è svolta una manifestazione con genitori, alunni e insegnanti per sollecitare il Governo a far tornare al più presto gli alunni in classe.

A Salò, nel piazzale antistante la Scuola primaria statale “Olivelli”, si sono ritrovati circa duecento persone fra bambini della primaria, ragazzi della secondaria e del Liceo Fermi, insegnanti, genitori e nonni, non solo di Salò. Una massiccia rappresentanza proveniva da Roè Volciano, in rappresentanza della primaria e della secondaria di primo grado del paese valsabbino.

La manifestazione è iniziata con i bambini che hanno suonato le campanelle, un suono che da più di un mese non sentono più, visto che sono costretti a stare a casa in Dad, l’acronimo ormai conosciuto da tutti che sta per Didattica a distanza.

Nei loro interventi gli organizzatori hanno lanciato un appello al presidente del Consiglio Draghi e al presidente lombardo Fontana affinché si riprendano il prima possibile e in sicurezza le lezioni in classe.

Hanno ricordato che Draghi ha annunciato nei giorni scorsi, in parlamento, l’intenzione di far tornare a scuola gli alunni delle primarie e della scuola dell’infanzia dopo le vacanze di Pasqua, anche in zona rossa.

Ieri, poi, il presidente del Consiglio ha confermato l’intenzione di aprire le scuole dopo Pasqua per gli alunni fino alla prima media.

Anche alcuni bambini hanno voluto dire la loro: “Con la Dad si impara la metà” ha detto una bambina; “Preferisco rimanere in classe sempre con la mascherina, piuttosto che rimanere a casa da sola”, gli ha fatto eco una sua amica.

Molti i cartelli e gli striscioni appesi alla ringhiera della scuola contro la Dad e a favore della scuola in presenza, con una richiesta di maggiore attenzione al mondo della scuola.

A sorvegliare che tutto procedesse in maniera ordinata e mantenendo i dovuti distanziamenti c’era una pattuglia di Carabinieri e una della Polizia locale.




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