18 Marzo 2021, 10.35
Odolo
Amministrazioni

In Consiglio comunale si discute della Tari

di Federica Ciampone

L’introduzione di una nuova legge statale sulla tassa dei rifiuti ha comportato, anche per il Comune valsabbino, una rimodulazione della suddivisione dei costi della Tari tra utenze domestiche e non. Approvato anche il bilancio di previsione


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Tra le tante questioni all’ordine del giorno nella seduta del Consiglio comunale di Odolo dello scorso lunedì sera, trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook “Ascoltiamo Odolo”, grande spazio ha occupato quella della gestione dei rifiuti e delle relative imposte.
 
Al centro della discussione l’approvazione del regolamento della Tari, la tassa sui rifiuti, dato che la legge 116 del 2020 impone, per i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti, la cancellazione della categoria delle utenze non domestiche - quella che si riferisce, nello specifico, ad attività industriali con capannone di produzione - e quindi una necessaria variazione della proporzionalità nella ripartizione delle spese.
 
Fino all’anno scorso la distribuzione dei costi per la tariffa dei rifiuti avveniva infatti secondo un rapporto del 70% per le utenze non domestiche e del 30% per le utenze domestiche, ma con l’introduzione della nuova legge è stato necessario anche per Odolo modificare le percentuali. A fronte dell’inevitabile aumento delle tariffe individuali (pur con una diminuzione del costo totale) già preannunciato da Secoval la scelta dell’Amministrazione comunale - come ha riferito nel corso della seduta il sindaco Fausto Cassetti - è stata quella di una ripartizione al 40% per le utenze domestiche e al 60% per quelle non domestiche: una decisione presa per adeguarsi alla nuova normativa senza penalizzare troppo le piccole attività, già duramente colpite dalla crisi economica generata dall’emergenza Covid, e al contempo pesando il meno possibile sulle famiglie.
 
“La spesa sulla quale incidevano i capannoni - ha precisato il sindaco - era di 117mila euro, che in conseguenza dell’introduzione della nuova legge non possiamo più attribuire a questa categoria; siamo passati dai 260mila euro del 2020 ai 220mila del 2021, quindi con una riduzione di 40mila euro, ma quei 117mila euro rimangono mancanti. Pur avendo ridotto i costi, 83mila euro sono scomparsi, e se li attribuissimo tutti alle aziende questo danneggerebbe enormemente le piccole ditte, i negozi di vicinato e le partite iva: da qui la scelta di modificare la ripartizione”. Da considerare anche il fatto che i metri quadri di superficie tassabile sono passati da oltre 200mila a soli 73mila.
 
Gli uffici comunali sono comunque al lavoro per implementare il più possibile i fondi a sostegno delle attività in questo momento di crisi economica.
 
Sempre in tema di rifiuti si è parlato della questione della discarica di Vergomasco, che è attualmente in fase di esaurimento e per la quale da tempo è stato richiesto un ampliamento a fronte della quantità di materiale delle acciaierie da smaltire, ampliamento ostacolato da questioni burocratiche.
 
E’ stato poi approvato il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021 - 2023, pur nella grande difficoltà di fare progetti senza avere ancora chiaro l’ammontare dei fondi in arrivo nei prossimi mesi. Da evidenziare un milione di euro di contributo ministeriale per la messa in sicurezza dei siti da bonificare, 40mila euro dalla Comunità Montana da utilizzare per le strade agrosilvopastorali e 350mila euro dal Gse per l’efficientamento energetico.
 
Per chi volesse approfondire la registrazione della diretta del Consiglio comunale rimane disponibile sulla pagina Facebook “Ascoltiamo Odolo”.



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