17 Marzo 2021, 09.00
Val del Chiese
Lutto

Ciao Fulvio. Nella tua malattia hai esaltato il valore della vita

di Gianpaolo Capelli

La campana a morto del piccolo paese di Bondone ha annunciato la dipartita di uno dei suoi abitanti, dopo i tanti decessi del 2020


Fulvio Cimarolli, di 49 anni, è morto a Mori presso la clinica dove si era recato per dei controlli. Fulvio aveva superato mesi prima anche il Covid come asintomatico.

Per raccontare di Fulvio bisognerebbe aprire un libro di pagine infinite...

Come ho detto nel titolo, Fulvio nella sua oltre decennale malattia ha esaltato nel dolore, sulla sua pelle, che la vita va vissuta nonostante tutto, e non bisogna chiudersi in se stessi, ma guardare anche verso gli altri, verso chi soffre di più,  per incoraggiare e aiutare chi ti è vicino nella sofferenza, condividendone il cammino di dolore, di disperazione, ma anche di speranza, per riuscire a vedere quella luce in fondo al tunnel della malattia, ogni giorno, sperando in un domani migliore.
Raccontando di Fulvio si comprende che questa premessa corrisponde a verità.

Lo sport nella vita di Fulvio è sempre stato lo sprone a raggiungere traguardi sempre più importanti personali, indipendentemente da premi o concorsi sportivi.
La passione per il calcio giovanile, vede Fulvio impegnarsi sul campetto di calcio del paese, entrando poi a far parte della squadra di calcio Eridio.
Frequenta le scuole professionali come falegname, per seguire le orme di nonno Cesare e papà Umberto.

Bravissimo nel restauro che esercita nel tempo libero che gli viene concesso negli intermezzi alle sue trasferte lavorative stagionali.
Il suo spirito libero lo porta a viaggiare a lavorare in posti diversi... mare... montagna, bravissimo nelle pubbliche relazioni, organizza eventi, serate in discoteca, manifestazioni varie.
La sua dote naturale di socializzare, lo rende benvoluto a tutti.

Sulle nevi di Madonna di Campiglio può affinare la tecnica della sua grande passione per lo Snowboard, con evoluzioni sempre più spettacolari come dimostrano le sue foto e i video del primo decennio del 2000.
Proprio a Madonna di Campiglio, aiuterà a organizzare  eventi per lo sport, per il quale nutre  grande passione.
Spesso per esercitarsi e tenersi in forma, varca i confini Italiani e si reca in estate sulle Alpi francesi.

Fulvio arriva alla soglia dei 40 anni e si accorge che nel suo fisico di atleta, qualcosa non va e da qui inizia una malattia che lo porterà in tanti viaggi della speranza in Italia e all'estero a combattere contro la SLA... sclerosi laterale amiotrofica.
Fulvio, iperattivo sui social, si documenta in tutte le maniere, cerca ogni cura e  soluzione per combattere la malattia degenerativa che non perdona.
Per oltre due anni si reca a Caserta per cure fisioterapiche particolari e laser per migliorare la struttura muscolare.

Si reca anche in Israele per un trapianto di cellule staminali, che non riescono… e a Pisa per sottoporsi al metodo Barco...
Fulvio è indomito, vuole vivere, vuole che la sua vita abbia, pur nella malattia, abbia la qualità migliore possibile.
Vuole che le istituzioni si prendano cura di lui, ma anche di tutti quelli come lui.

Il giornalista di Rai 3 di Roma, Stefano Cangemi, assistendo davanti a Montecitorio alle dimostrazioni di due ammalati di Sla, che vogliono sensibilizzare i politici ad un aiuto solidale e concreto verso la loro categoria e verso le famiglie degli ammalati, incontra una ragazza che gli fa il nome di Fulvio che risiede in Trentino.
Anche Stefano Cangemi vuole farsi portavoce presso le istituzioni e sensibilizzare l'opinione pubblica, sale da Roma in Trentino a Bondone e con la sua trasmissione “Persone”, intervista Fulvio, quando ancora può comunicare con la voce e liberamente  dire quello che sente dentro, quello che esce dalla sua mente e dal suo cuore.

Quello che dice Fulvio si può vedere nel video allegato di Rai 3, girato da Stefano Cangemi, che ha stabilito un rapporto di amicizia con lui ma anche con i suoi cari e anche con Bondone, dove poi è ritornato per girare uno special sui carbonai.

Ma ecco che nella progressione della malattia di Fulvio, si avvera un piccolo ma grande miracolo per solidarietà morale e concreta.
In una visita a casa di Fulvio a Bondone,  a circa due anni di distanza dall'inizio della malattia, i due amici William Bresciani e Luca Averoldi, viste le condizioni di Fulvio, decidono di creare una Associazione per aiutarlo, in tutte le maniere.
Le trasferte e i viaggi della speranza di Fulvio sono costosi e bisogna dare un aiuto anche finanziario all'amico ammalato.

Luca Averoldi, imprenditore di Prevalle, chiama il suo commercialista e a tempo di record raduna gli amici più stretti di Fulvio al sua capezzale e lo stesso giorno fa  nascere il “Comitato Fulvio Cimarolli” che poi trasformerà negli anni avvenire in “Associazione Fulvio Cimarolli”, con Presidente la sorella di Fulvio, Cesarina e vicepresidente lo stesso Luca Averoldi.

Nella telefonata intercorsa con Luca, oltre a sentire il grande dolore per la dipartita dell'amico Fulvio, suo e dell'associazione, ho sentito la gioia, l'entusiasmo, per aver dedicato il suo tempo per anni ad un’ opera benefica, così meritevole, socialmente lodevole e di questo ne dovrebbe prendere atto anche chi è preposto alla nostra salute e spesso non sa, non capisce, non può affrontare il problema.

L'associazione in questi anni si è mossa sui social, organizzando di tutto e di più per aiutare Fulvio:
manifestazioni varie, cene, eventi sulle piazze e la creazione un brand d’abbigliamento con il logo di Fulvio “I ride for Fulvio…” grazie al quale si fa conoscere il lavoro dell’associazione e il brand diventa virale sui social e le t-shirt I Ride For sono presenti ovunque , la gara e’ fare la foto con la t-shirt ovunque uno si trovi e questo rende felice Fulvio.

Fulvio nella malattia aveva scoperto la sua dote nascosta, l'arte, che aveva manifestato già nei suoi restauri.
Comincia a dipingere, consulta libri di arte pittorica contemporanea, fino a quando può dipinge con le sue mani, poi traccia schizzi e alla fine usa le mani di parenti grandi e piccini per realizzare i suoi quadri meravigliosi, che nascono dalle mani degli altri,  ma come fossero suoi, perché non potendo parlare è con il suo suggeritore che dà le indicazioni.
Ne nasce una mostra molto bella a Madonna di Campiglio, con i suoi quadri ammirati da tutti e venduti sino all’ultimo.

Ritornando a Luca Averoldi, a quanto rilasciato, le 30 persone che avevano sottoscritto l'ufficialità del Comitato, attorno a Fulvio hanno creato un gruppo di amici, di gente anche sconosciuta durante gli eventi e che ha aderito e contribuito alla crescita finanziaria della stessa associazione, con aiuti da devolvere non solo a Fulvio, ma anche ad altre persone bisognose nelle stesse condizioni di Fulvio e forse peggio. Come diceva Fulvio “Voglio aiutare chi sta piu’ male di me , voglio aiutare i bambini“

Qui Luca ci tiene a rimarcare una cosa che fa molto onore a Fulvio: da subito il desiderio di Fulvio nei riguardi della sua associazione è stato quello di dare indicazioni per aiutare le persone ammalate in condizioni economiche disagiate, i disabili ed in modo particolare i bambini con gravi malattie e i bambini autistici..
Come assicura il vicepresidente Luca, il desiderio di Fulvio è stato ottemperato per il passato, ma il percorso di aiuto, in favore di chi ha bisogno continuerà anche per il futuro nel ricordo e in memoria  di Fulvio Cimarolli.

Negli anni la tanta gente che ha aiutato l'associazione ha risposto alla domanda che i Giusti nel vangelo, hanno posto: ”Signore quando è che tu hai avuto bisogno di noi?”. 
La risposta del Signore:  ”Ogni volta che avete fatto qualcosa, in bene, per i vostri fratelli, lo avete fatto a Me”.

Ciao Fulvio, la tua stella ora brilla in cielo, per aiutare chi è nelle tue condizioni.

Condoglianze alla famiglia di Fulvio, ma anche ai “Soci dell'Associazione Fulvio Cimarolli”, anche loro fanno parte della famiglia di Fulvio.
A queste condoglianze si associa anche don Andrea Fava, parroco dell'Unità pastorale Madonna dell'aiuto.
Al dolore dei famigliari sentite condoglianze da me dalla mia famiglia di quella di mio figlio Paolo , che si sente onorato di trasmettere e riprendere dalla chiesa di Bondone l'addio a Fulvio.

E' vicino alla famiglia anche la redazione di vallesabbianews, che sempre ha pubblicato quanto scritto su Fulvio.
I Funerali saranno trasmessi oggi, mercoledì 17 marzo alle 14:30 sul canale Youtube di Cedis TV. Alle 14:00 ci sarà il Rosario e poi seguirà la Santa Messa.

Per contattare l’Associazione Fulvio Cimarolli per una donazione il sito è https://associazionefulviocimarolli.it/donazioni/

Gianpaolo Capelli





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