«L'hub di Gavardo non basta»

«Ma stiamo scherzando? Possibile che chi prende certe decisioni non se ne accorga?
Sta nei fatti, visto come stanno procedendo le vaccinazioni, ma era ampiamente prevedibile: l’hub di Gavardo non è in grado di vaccinare velocemente, come si dovrebbe, l’intero bacino d’utenza nel quale vivono più di centomila persone».

«Per non dire di quanto è costato e sta costando realizzare un hub sotto un tendone, mentre a Nozza c’è una struttura sanitaria sottoutilizzata per la cui edificazione in passato sono state necessarie 114 delibere pubbliche».

Non parla certo per sentito dire, il professor Alfredo Bonomi, a lungo amministratore valligiano nel ruolo di assessore e presidente, quando era in primo piano la politica (nel senso più alto del termine ovvero come rappresentanza dei cittadini), e non le Asst, ad occuparsi degli ospedali e della loro gestione.

«Ci sono da ringraziare i sindaci e la Comunità montana, che sono riusciti ad aprire almeno per qualche giorno dei centri vaccinali a Bagolino e a Nozza per gli ultraottantenni, ma non basta – aggiunge Alfredo Bonomi -. Per pensare di arrivare a vaccinare tutti entro pochi mesi bisogna fare molto di più e per la Valle Sabbia e se è vero che sono finalmente in arrivo i vaccini è assolutamente necessario cambiare passo: urge allestire un hub a Nozza».

«E se il problema fosse quello di reperire il personale sanitario necessario - conclude Bonomi -, sono certo che i medici di medicina generale della Valle Sabbia sono d’accordo con me e che si metterebbero volentieri a disposizione per vaccinare i loro pazienti a Nozza».