Festival della leggerezza o della superficialità?

Vedere al primo posto la canzoncina di Ermal Meta che potrebbe essere presentata allo Zecchino d'Oro dà la misura di tutto.

Seconda considerazione: la parte femminile, o “quote rosa” come va di moda chiamarle ora, sembra sia rimasta schiava di un modo di cantare da “scuola di canto” scordando che voci graffiate, rovinate e profonde a volte arrivano di più di un'esecuzione da manuale ma algida ed asettica.

Terza ed ultima considerazione: se togliessimo le storielle d'amore da diario delle scuole medie tra i temi ammessi a Sanremo alle ore 21.30 il Festival terminerebbe.

Voto alla serata: 4,5

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Bene, ora che mi sono reso abbastanza antipatico, se avete ancora voglia e pazienza, ecco il mitico Pagellone dello Spaccadischi.


ORIETTA BERTI voto 3 – Ma davvero abbiamo ancora voglia e bisogno di questa roba? Esiste la pensione e dovrebbe esistere anche la dignità. Gente molto più brava si è ritirata dalle scene. La serata inizia in salita, meglio preparare un caffè americano (amaro al punto giusto per allinearsi all'umore della trasmissione).
 
BUGO voto 7 – Quest'anno ha deciso di venire da solo... per non rischiare. Scherzi a parte propone una bella canzone, ben scritta, stralunata quanto basta e non scontata. Non è un capolavoro ma rispetto ad Orietta Berti sembra De Andrè.

GAIA voto 4 - Cuore Amaro, come il mio caffè americano. Risultato anche. Noia, testo assente, interpretazione appena sufficiente e canzone che non sta proprio in piedi.

LO STATO SOCIALE voto 6.5 - “Combat Pop” è divertente, scanzonata, si prende in giro. Finalmente un pezzo che ha una struttura a prescindere da dove viene cantato. Non è certo una canzone scritta per vincere e proprio per questo convince. Mi risveglio dal torpore.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA voto 5 – Da loro mi aspettavo decisamente di più. Dopo averli  sentiti a “Musica da Bere” e seguiti in numerosi festival ho avuto modo di apprezzarli e conoscerli. Credo che questa sia una tra le canzoni meno riuscite che hanno scritto.

MALIKA AYANE voto 5 - Montagne russe vocali che non portano da nessuna parte. Esercizio di stile fine a se stesso.

ERMAL META voto 3.5 - Finto indie, finto pop, finto impegnato, finto “profondo”. Imbarazzante.

EXTRALISCIO con Davide Toffolo voto 8 - (Ma sono di parte) Bianca Luce Nera è Punk da balera. Una canzone con una struttura musicale finalmente interessante. Qui c'è arte, mestiere e voglia di azzardare senza paracadute nè paura. Bravi, anzi, bravissimi.

RANDOM voto 2 - Credo le parole e le note le abbia scelte proprio a random, come recita il suo nome.

FULMINACCI voto 7 - “Santa Marinella” è una buonissima canzone, ma visti gli altri partecipanti sembra un capolavoro. Comunque interessante e da tenere d'occhio. Mi piace.

WILLIE PEYOTE voto 9 - Mai dire mai (la locura) ohhhhhhhhhhhh... finalmente ci siamo. Testo senza inutili fronzoli e finti sentimentalismi, nessuna volontà di imbonirsi il pubblico dei fiori ma allo stesso tempo non vuole nemmeno provocare a tutti i costi. Ha trovato la giusta misura. Bravo.

GIO EVAN voto 5 - Non mi suscita nessuna emozione.

IRAMA voto NC - Va in onda il video perché è in quarantena. Difficile valutare.


In foto (credit IPA/Fotogramma) Laura Pausini (ospite) tra Fiorello e Amadeus

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