Cosa è successo al dottor Samir

Una vera e propria tragedia quella che si è consumata ieri mattina a Ponte Caffaro dove Samiee Shahrokh, 67 anni, medico di medicina generale in paese, per tutti il “dottor Samir”, ha perso la vita dopo che è stato travolto dalla sua stessa auto.

Drammatica ed incredibile la sequenza che ne ha causato il decesso e scosso profondamente la comunità caffarese dove il professionista era benvoluto e stimato.
Ieri mattina, come faceva spesso, intorno alle 9 il medico di era fermato con la sua Bmw X3 davanti ad una casa di Ponte Caffaro, al civico 7 di via Di Mezzo. La coppia di anziani che vi abita gli faceva la cortesia di rifornirlo di uova fresche, di quelle nostrane.

Al momento di ripartire l’uomo era solo sulla via, senza testimoni oculari: quanto è successo è stato ricostruito dagli agenti della Stradale di Salò giunti sul posto per i rilievi.
L’auto, pur avendo il motore accesso, non partiva, così il medico è sceso dall’abitacolo ed ha sollevato il cofano motore nel tentativo di porvi rimedio. Al quel punto però l’auto si è mossa, l’ha travolto e trascinato per una decina di metri almeno.

Potrebbe essere stato un problema elettronico, oppure idraulico, ad impedire al cambio automatico di ingranare la marcia in un primo momento e poi in quello successivo a farlo.
Di fatto il veicolo che l'ha travolto è stato trovato con la leva impostata su "D" ovvero sulla sulla marcia in avanti.

Lui da sotto l'auto ha urlato chiedendo aiuto, poi ha perso conoscenza.
L’ha sentito la donna che gli aveva dato le uova ed è stata lei a chiamare i soccorsi, insieme a Giancarlo che sentendo le sue urla è arrivato di corsa.

Sul posto sono arrivati i volontari dell’ambulanza di Ponte Caffaro, l’eliambulanza decollata da Brescia ed atterrata nel campo di fronte, i vigili del fuoco di Storo e quelli di Salò, gli agenti della Locale bagossa e quelli della Stradale.

Qualcuno ha infilato sotto l’auto un crick per sollevarla e dare al ferito la possibilità di respirare, poi il complesso intervento di medico, infermieri e volontari, la lunga rianimazione, riuscita inizialmente, perché il cuore dell’uomo ha ricominciato a battere.

Tutto però è stato inutile: il dottor Samir è giunto al Pronto soccorso del Civile di Brescia in condizioni disperate e meno di due ore dopo il suo cuore aveva cessato in modo definitivo di battere.

Iraniano d’origine, Samiee Shahrokh aveva studiato alla Sapienza di Roma.
Professava a Ponte Caffaro da almeno 15 anni, dopo essere stato medico di medicina generale anche a Capovalle e medico di guardia nel capoluogo bagosso.
Da qualche dopo una lunga convivenza si era risposato, con una donna del posto, Marina Zorzi. Non avevano figli.
A settembre di quest’anno sarebbe andato in pensione.