Sbatte contro la ringhiera e se ne va

L’incidente/danneggiamento è avvenuto domenica 7 febbraio intorno alle 8:30 a Lavenone, lungo la 237 del Caffaro, quando un’auto ha sbandato, ha superato il marciapiede ed è andata a sbattere contro la ringhiera di protezione.

Per fortuna in quel momento non c’erano pedoni.
Ad ogni modo il conducente dell’auto ha scelto di non fermarsi: ha ingranato la marcia, è sceso dal marciapiede ed è ripartito in direzione della bassa Valle.
Da lontano qualcuno ha visto che si trattava di una vettura di colore grigio, altri elementi non ce n’erano.

In municipio e gli agenti della Locale hanno atteso parecchi giorni nella speranza che il responsabile del danneggiamento, del valore di circa 1500 euro, si facesse vivo, ma così non è stato.
Nel frattempo i Vigili hanno chiesto aiuto agli occhi elettronici che controllano la viabilità in Valle e si sono accorti di quella Renault grigia in salita verso il Trentino che, quella domenica e a quell’ora, faceva ritorno con l’aggiunta del lunotto posteriore fracassato.

Rilevata la targa è partita la segnalazione all’assicurazione del veicolo perché rifondesse il danno.
Il proprietario dell’auto però, un gardesano, in un primo momento negava ogni addebito affermando di non essersi recato quel giorno in Valle Sabbia.

Solo quando è stato messo di fronte all’evidenza, il giorno dopo, l'uomo ha ammesso le sue responsabilità.
Dice che la sbandata era dovuta alla presenza di ghiaccio e che se n’è andato senza poi farsi vivo proprio perché non voleva che fosse chiamato a rifondere i danni.

Pensava di averla fatta franca, insomma.