Omicidio di Serle, inoltrata nuova istanza di risarcimento

“Ad oltre un anno dal passaggio in giudicato della sentenza e nonostante le richieste da noi formulate, ad oggi, Mirco Franzoni nulla ha corrisposto con ulteriore pregiudizio per le parti civili”. Lo dichiara al Giornale di Brescia Alessia Brignoli, avvocato della famiglia di Eduard Ndoj, il 26enne di origine albanese ucciso con un colpo di fucile da Mirco Franzoni il 14 dicembre 2013.

Franzoni, residente a Serle, è stato condannato a nove anni e quattro mesi per omicidio volontario e si trova in carcere dal mese di ottobre 2019, avendo tuttavia sempre sostenuto di aver sparato solo per difendersi.

I giudici avevano ritenuto invece che si fosse trattato di una caccia all'uomo durata diverse ore tra le vie di Serle, rivolta a Ndoj che nel pomeriggio di quel giorno si era introdotto in casa del fratello per rubare.

Oltre alla detenzione, Franzoni è stato condannato a riconoscere con una provvisionale immediatamente esecutiva 50mila euro ciascuno in favore dei genitori di Eduard Ndoj e 25mila euro al fratello della vittima, più i 17mila di spese processuali.

Il difensore di parte civile aveva avviato subito dopo la sentenza della Corte d'Appello la procedura di messa in mora nei confronti di Franzoni per ottenere il risarcimento. Da quel momento nulla è stato versato e l'imputato, dal giorno dell'omicidio, non ha compiuto alcun gesto nei confronti della famiglia della vittima.

La questione è stata riaperta con l'inoltro, da parte della famiglia Ndoj, di una nuova richiesta formale.

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