Politiche scolastiche al tempo del Covid

I contenuti del Piano di Diritto allo Studio dell'amministrazione comunale di Vobarno sono stati sintetizzati all'interno del notiziario “Uniti per cambiare. Comunicando” dal vicesindaco e assessore alle Politiche Scolastiche Maurizia Fossati.

“Negli anni la quota che l'Amministrazione comunale riserva alla scuola è andata sempre via via aumentando – scrive il vicesindaco – e per l'anno 2020/2021 la cifra arriverà a circa 642mila euro, un incremento dovuto anche alle maggiori spese previste per i protocolli Covid-19 di molte attività”. La cifra va a coprire spese che servono a contribuire a molti progetti e servizi, come per esempio l'assistenza ad personam per favorire la promozione dell'autonomia e l'integrazione scolastica dei minori affetti da disabilità.

Oltre ad essa, le spese riguardano la mensa e il trasporto per i collegamenti alle frazioni (con l'incremento delle corse per via degli ingressi scaglionati alle superiori), le cedole librarie, le borse di studio, i contributi  all'Istituto Comprensivo e alle scuole dell'infanzia paritarie, i progetti con associazioni come la Banda cittadina e la Polisportiva, la promozione della lettura e degli spettacoli teatrali.

Nel 2020 si è provveduto al rimborso di circa 50mila euro per i servizi di mensa e trasporto non goduti a causa della chiusura delle scuole. Ulteriori 50mila euro sono invece stati spesi dal Comune a supporto dei costi aggiuntivi (aumento del personale e attuazione dei protocolli di sanificazione degli spazi) richiesti dai centri estivi.

Una nota a parte merita la discussa questione della scuola media. Lo scorso novembre, com'è noto, sono stati affidati i lavori per la completa ristrutturazione della scuola Migliavacca. Ciò ha comportato diversi trasferimenti: la segreteria dell'Istituto Comprensivo è stata collocata nell'ex Itis di via Castegnino (ove resterà stabilmente, per favorire un accesso più agevole anche alle altre scuole che ne usufruiscono), e all'interno dell'edificio sono state trasferite anche 4 aule della primaria di secondo grado, mentre altre 5 classi sono state spostate nella sede dell'ex Municipio.

Si tratta di una scelta sofferta ma necessaria, dovuta al fatto che gli spazi inizialmente ipotizzati per la ricollocazione – l'ex anagrafe e la Casa delle Associazioni – si sono rivelati insufficienti secondo le linee guida per la riapertura delle scuole in tempo di pandemia. “Siamo coscienti che questa collocazione ha provocato e provocherà alcuni disagi per la gestione della scuola – commenta l'assessore Fossati – ma sono problematiche che ci siamo proposti di affrontare con una continua comunicazione con la scuola e impegnandoci in tavoli di confronto con gli insegnanti”.

In foto i lavori alle scuole medie