Il carnevale silenzioso

La pandemia da Coronavirus sta rendendo, per il secondo anno consecutivo, gli abitanti di Bagolino e Ponte Caffaro orfani del loro carnevale.

Sappiamo quanto questa manifestazione folkloristica sia molto di più di una festa in maschera: è una tradizione che incide nell’identità stessa della comunità di Bagolino, è condivisione di un comune sentire, è un sentimento collettivo che si perpetua di anno in anno.

Per questo l’impossibilità di festeggiare quest’anno secondo la tradizione ha suscitato un sentimento di nostalgia generale che è sfociato anche in scritti e componimenti poetici per ricordare le “Santissime feste di carnevale”.

Sui social stanno circolando in questi giorni diversi scritti: ve ne riportiamo alcuni nelle foto.

Fra i messaggi giunti alla nostra redazione anche l’auspicio che il carnevale torni ad essere un’allegra festa popolare per i bagossi e per i visitatori, senza le problematiche dell’eccessivo abuso di sostanze alcoliche, fenomeno che si era verificato negli anni passati, ma che negli anni più recenti si è riusciti ad arginare (lo riportiamo qui sotto).