Risposta piccata a suon di manifesti

A stretto giro di… manifesti, arriva la risposta punto per punto dell’amministrazione comunale di Serle e dalla maggioranza di SiAmo Serle al volantino pubblicato dalla minoranza di SerleSì.

Sulla questione del centro anziani l’amministrazione risponde: “Ci accusano di aver interrotto la socialità, in realtà abbiamo salvaguardato la salute e la vita dei nostri anziani, patrimonio della comunità serlese. Sarebbe stato da incoscienti comportarsi diversamente con i molti decessi avvenuti. Ogni iniziativa di aggregazione per anziani era ed è vietata!”.
 
Riguardo ai contributi per la scuola dell’infanzia: “Non abbiamo ridono i contributi alla scuola dell'Infanzia, anzi, negli anni della precedente amministrazione il contributo era in media di 942 euro a bambino, negli ultimi 2 anni è di 1.000 euro Abbiamo inoltre attivato una convenzione con un asilo nido”.

In merito all’edicola: “La licenza per vendere i giornali non era e non è di proprietà dell'amministrazione, ma di un privato cittadino che deciderà autonomamente cosa farne. Abbiamo sempre informato gli interessati dei provvedimenti pubblici direttamente o con avvisi.

Riguardo al progetto Non solo Bar: “Il progetto Non solo Bar è scaduto il 31/12/2018: a quella data l'amministrazione era retta da Bonvicini, Nicolini, Zamboni, ecc., se lo ritenevano così importante perché non l'hanno rinnovato? Dopo una nostra offerta agevolata e contrattabile, la cooperativa ha ritenuto di non rinnovare il progetto!”

Infine, in merito al progetto di accoglienza immigrati: “Secondo noi, il "Sacro" è sicuramente altro. Il progetto accoglienza, nonostante il notevole costo di 157.000,00  euro annui, non ha portato ad alcuna integrazione tra ospiti e cittadini serlesi”.

Sul manifesto poi, l’amministrazione comunale elenca una serie di questioni lasciate in sospeso dall’amministrazione precedente e che l’attuale ha dovuto affrontare.

Ciò che è balzato all’occhio sono i toni particolarmente accesi quelli usati dall’amministrazione comunale e le sottolineature piccate nei confronti dell’amministrazione precedente. Ma questo è un classico di tutte le amministrazioni che subentrano ad altre.