04 Febbraio 2021, 13.54
Bagolino
Lettere

«L'avete lasciato solo»

di Mariella e Lina Fusi

Dopo l'articolo scritto da Marisa Viviani e le spiegazioni pervenute dal Gruppo Alpini di Bagolino, pubblichiamo anche la lettera inviataci da Mariella e Lina Fusi, figlie di Attilio Fusi, Penna nera, reduce bagosso recentemente scomparso


Il giorno 01 gennaio 2021 è deceduto il nostro papà Fusi Attilio, Alpino classe 1921.
Un uomo che è riuscito a tornare a casa dopo la terribile esperienza della guerra.
Un uomo che ha visto tanti compagni cadere al suo fianco e non più rialzarsi e che è sopravvissuto al freddo e al gelo della Ritirata di Russia.
Un uomo che ha subito le più terribili violenze psicologiche e fisiche in un campo di concentramento e dal quale è riuscito ad uscirne.

Un uomo che è stato per anni, anni e anni Capo-Gruppo degli Alpini di Bagolino dedicandovi molto tempo e molte energie.
Un uomo che ha messo spesso gli Alpini al primo posto.
Un uomo orgogliosissimo di essere un Alpino.

Un uomo che ha sempre partecipato, fino a che la salute glielo ha consentito, a manifestazioni, ad adunate, a convegni e ad incontri.
Un uomo, ormai ridotto sulla sedia a rotelle, in grado comunque di emozionarsi fino alle lacrime per la stretta della mano di un Alpino, per una canzone degli Alpini dedicatagli da un coro, per la visione in tv delle sfilate nelle adunate nazionali.

Un uomo che si è adoperato in tutti i modi per non far mancare la vicinanza degli Alpini alla famiglia e al compagno “andato avanti”.
Un uomo che fino al suo ultimo anno di vita ha versato regolarmente la sua quota di iscrizione al Gruppo e per il quale farlo costituiva non una formalitĂ  o una semplice abitudine ma un onore e un dovere morale per un profondo senso di appartenenza.

Per questo uomo abbiamo chiesto che alla cerimonia funebre fossero presenti semplicemente due Alpini ai lati della bara con il gagliardetto (nel rispetto delle recenti disposizioni anti assembramento) a colmare quel vuoto che lui non avrebbe mai lasciato a nessuno dei suoi soprattutto nel momento del commiato.
Lui lo avrebbe desiderato tanto e tanto lo avrebbe apprezzato ed invece ciò gli è stato negato, come, assurdamente, gli è pure stata negata la lettura della Preghiera dell’Alpino.

Proprio questo uomo lo avete lasciato tristemente solo in mezzo alla chiesa con il suo vecchio cappello sulla bara.
La mancanza del saluto, della lettura della Preghiera e la totale assenza di  una rappresentanza alpina durante la cerimonia funebre di un reduce hanno suscitato indignazione, stupore, incredulità e perplessità anche in parecchi Alpini di molte parti d’Italia che al nostro accorato richiamo sui social sono accorsi virtualmente numerosissimi.

Una disposizione disumana, come quella di vietare la partecipazione anche ridotta degli Alpini nel momento più doloroso quale quello del commiato, è ingiustificabile  ed ha inferto una profonda ferita nell’animo di chi ci ha lasciato e di noi familiari che siamo rimasti.
La motivazione da voi addotta, nel tentativo maldestro di renderla accettabile agli occhi di tutti è stata quella di voler garantire “uniformità di trattamento per gli Alpini andati avanti”.

In pieno lockdown le chiese erano chiuse e la partecipazione alla ridotta cerimonia era consentita esclusivamente ai familiari presso il cimitero e quindi gli Alpini non potevano esserci.
In tale circostanza la vostra assenza trova indubbiamente una sua fondata giustificazione.

Ma ora le condizioni sono cambiate in maniera significativa, tanto è vero che le chiese sono aperte ed è concessa, pur sempre nel rispetto delle norme anti-covid, la cerimonia al loro interno.
Quindi per gli Alpini deceduti nel 2020, in piena pandemia, è ovvio che non avete potuto purtroppo essere presenti. Ma protrarre questa assenza facendone una regola continuativa in nome di “un’uniformità di comportamento per gli Alpini andati avanti” e che “andranno avanti” è del tutto deleterio.

Divieti estremi che violano il diritto al Cerimoniale, al rispetto della sacralità dei simboli e ai dettami statutari vanno imposti ed accettati solo in situazioni  gravi come quelle del primo lockdown.
Fuori da quelle, la partecipazione, la riconoscenza, il cordoglio e il calore umano devono potersi manifestare nella loro forza in tutti i momenti in cui è bene ed opportuno.

Vi sottolineiamo anche che un Gruppo non può prendere in maniera del tutto autonoma decisioni in netto contrasto con le direttive dell’Associazione Nazionale Alpini che non impedisce in nessun modo, nella situazione attuale di pandemia, una sua rappresentanza durante il funerale e che anzi la considera del tutto doverosa.
Tant’é che, grazie anche ai molti messaggi di solidarietà pervenutici, ci risulta molto chiaro che nel resto dell’Italia gli Alpini continuano a garantire la loro presenza.

L’uniformità da voi tanto declamata stride fortemente, per di più, con il comportamento del Corpo dei Fanti che, in un recente funerale tenutosi a Bagolino, non ha fatto mancare ad un loro compagno la sua considerevole calorosa vicinanza e i suoi simboli pur nel totale rispetto delle misure di distanziamento previste.
Anche parte della collettività si è chiesta come sia stata possibile una tale differenza di trattamento: con un Fante in tanti e con un reduce Alpino nessuno!!! Inoltre data l’assenza degli Alpini, anche i Fanti non hanno potuto, come solitamente fanno, mandare un loro rappresentante alla cerimonia funebre del papà.

A questo punto vi diciamo che più che insensate giustificazioni ci saremmo aspettate da voi delle scuse, altri Alpini di varie parti d’Italia, senza alcuna responsabilità per quanto accaduto, lo hanno fatto chiedendoci persino “perdono” al vostro posto.

In merito poi alla ricorrenza di Nikolajewka prevista per il 07.02.2021 scrivete nel vostro articolo che provvederete a ricordare il papĂ .
Vi facciamo notare che tale manifestazione è stata appositamente creata per rendere omaggio a tutti i Caduti, i Dispersi e i Reduci. Si tratta quindi  di un atto dovuto che non ha sicuramente la stessa valenza e non può in nessun modo sostituire il senso della fondamentale presenza alpina durante un momento così intimo ed irripetibile come quello dell’ultimo saluto.

Un vero Alpino è soprattutto dal cuore che si lascia guidare, quando il cuore diventa il suo faro sa come e quando dimostrare la sua solidarietà e la sua vicinanza, sa comprendere appieno il significato della sua presenza accanto al feretro, sa che non può e non deve mancare e al richiamo, senza alcuna esitazione, risponde “Presente!”.

Voi non avete risposto e ora vi chiediamo fortemente un rispettoso silenzio per colui che è “andato avanti” e che vogliamo prosegua il suo cammino con l’animo sgombro di amarezze e colmo piuttosto di gratitudine per tutte quelle “penne” che, nel lungo “corteo virtuale”, hanno saputo fedelmente stargli vicino.

Bagolino, 03.02.2021

Mariella Fusi e Lina Fusi




Vedi anche
01/02/2021 08:00

Nel trigesimo della morte Il ricordo del reduce alpino Attilio Fusi, di Bagolino, "andato avanti" il primo giorno dell'anno, che visse il dramma della ritirata di Russia e del campo di internamento in Germania

24/03/2021 07:52

Una mano sul cuore Nella valigia dei ricordi del papà (Fusi Attilio classe 1921 Alpino 6° Reggimento Divisione Tridentina) ho trovato tra foto, lettere, piastrina del lager, libri con dediche, anche un’immagine della Madonna dell’Aiuto...

17/08/2019 07:00

Addio all'ultimo reduce Si svolgeranno questo sabato a Storo i funerali di Attilio Canetti, ultimo soldato reduce della Seconda guerra mondiale, nonché decano del paese

20/12/2009 12:16

Gli Statuti ...di Giuliano Fusi Č stato presentato nei giorni scorsi il volume postumo di Giuliano Fusi «Gli statuti di Bagolino del 1473. Vivere a Bagolino e sul Pian d’Oneda 500 anni fa».

04/02/2015 11:54

Il cerchio «Dopo le Sante Feste de Nadàl, le Santissime de Carnaàl». Sta arrivando e tutti lo aspettano. E' il Carnevale di Bagolino che si concluderà in piazza Marconi con l'ultima esibizione dei balarì. A descriverlo, Claudia Fusi nel suo blog




Altre da Bagolino
22/04/2024

A Maniva 8 milioni di euro per interventi green

Il finanziamento di Intesa Sanpaolo legato al miglioramento della sostenibilitĂ  ambientale negli stabilimenti di Bagolino e di Chiusi della Verna

22/04/2024

Rose e libri per la festa di San Giorgio

Questo martedì 23 aprile a Bagolino si celebra la festa patronale e viene riproposta la tradizione spagnola dello scambio di doni

22/04/2024

Nuova piazza e gemellaggio

à stata Ponte Caffaro, frazione lacustre di Bagolino, al centro dell’attenzione in occasione delle popolare trasmissione televisiva domenicale “in piazza con noi”, in diretta su Teletutto

18/04/2024

Fondi per lo stato di emergenza dell'autunno scorso

Stanziati dal Governo, sarĂ  la Regione e il commissario straordinario a stabilire la ripartizione fra i territori coinvolti, fra i quali la Valle Sabbia

11/04/2024

Prove da 240 tonnellate

Posato il ponte Bailey sul Caffaro, ecco le prove di carico con tre autotreni in contemporanea

11/04/2024

Ciclopedonale Eridio, lavori al primo lotto

C’è voluto qualche anno, ma i lavori per la realizzazione della ciclopedonale fra Vestone e Ponte Caffaro sono cominciati

10/04/2024

Bagolino in corsa per far parte dei Borghi piĂą belli d'Italia

Passa alla fase di “verifica sul campo” il comune valsabbino, che aveva avviato il percorso per ricevere il prestigioso riconoscimento nel 2024

07/04/2024

Si ribalta con l'auto

L'incidente nel tardo pomeriggio a Ponte Caffaro. Coinvolto un giovane di 23 anni. Lunghe code lungo la strada

06/04/2024

Sci Club Bagolino protagonista al Tour du Rutor

Sulle nevi della Val d’Aosta i giovani sci alpinisti bagossi hanno raccolto ottimi risultati

05/04/2024

Ponte posato

Dopo tre giorni di lavoro, il ponte Bailey a Ponte Caffaro è stato posato