Giallo Fiorella Bacci, chiesta la riapertura del caso

A due anni e mezzo dalla tragedia, lo scorso mercoledì sera la trasmissione di Rai 3 “Chi l'ha visto?” ha dedicato un servizio a Fiorella Bacci, la fisioterapista 48enne di Gavardo morta il 15 luglio 2018 a causa delle ferite riportate precipitando dalla terrazza della casa di cura «Villa Regina» di Arco, in provincia di Trento, dove lavorava da anni.

Né i genitori della giovane né il loro legale e amico di famiglia Marco Molinari credono alla versione del suicidio, come il caso venne definito dalle autorità giudiziarie trentine.

Sembra infatti che Fiorella stesse vivendo un buon momento, anche dal punto di vista professionale – proprio in quelle stesse ore, infatti, il suo progetto di ampliamento della riabilitazione della Rsa era stato approvato; non convincono, inoltre, altri elementi, tra cui l'altezza della terrazza che la fisioterapista avrebbe scelto per togliersi la vita (troppo contenuta per essere certa dell'esito cercato) e la posizione del corpo, diversa da quella che ci si potrebbe aspettare in un caso simile.

L'avvocato dei genitori ha chiesto quindi la riapertura del caso e non si esclude che, estumulando la salma, possa essere effettuata quell'autopsia che all'epoca fu invece respinta dal pubblico ministero, che non la ritenne necessaria. Un'autopsia che potrebbe far luce su una morte che appare inspiegabile.

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