Baristi e ristoratori in protesta per la chiusura

Anche alcuni bar e ristoranti della nostra provincia hanno annunciato di aderire nella giornata di domani - venerdì 15 gennaio - all’iniziativa di protesta nazionale #IoApro1501, che consiste appunto nel voler aprire gli esercizi a pranzo e a cena nonostante le disposizioni del Governo e il fatto che la Lombardia si trovi in zona arancione.

Un gruppo di avvocati sostiene la manifestazione fornendo un patrocinio gratuito, ma l’opinione degli esercenti riguardo alla protesta non è certo unanime, anche in considerazione del fatto che le sanzioni per ristoratori, baristi e clientela sarebbero molto salate, con il rischio di chiusura temporanea del locale per la violazione del Dpcm.

Il Comitato per la Sicurezza della Prefettura di Brescia, riunitosi questa mattina per discutere la faccenda, ha dichiarato che domani le forze di Polizia dovranno tenere un comportamento “equilibrato, ma fermo e deciso, nell’intervenire nei confronti di quanti parteciperanno all’iniziativa che, benché comprensibile nello spirito, resta in termini giuridici palesemente illegittima e moralmente ingiusta rispetto alle numerosissime vittime della pandemia registrate sul territorio e verso tutti coloro che, nonostante il peso delle restrizioni, hanno deciso di conformarsi alle disposizioni vigenti”.

Va detto che, tra chi protesta, c’è chi farà comunque la dovuta attenzione al distanziamento e al ridotto numero dei tavoli, rispettando anche l’orario del coprifuoco.

Durante la manifestazione, ad ogni modo, verranno intensificati i servizi di vigilanza e controllo e irrogate le relative sanzioni amministrative, oltre alla denuncia di qualsiasi comportamento “assunto deliberatamente in spregio alla situazione pandemica in atto”.