Multi-tamponamento e pluri-fuga al rondò

Serata movimentata ieri a Gavardo, dove un neopatentato alla guida di una Mini, che non era nemmeno sua, prima ha tamponato una Panda, poi è fuggito per andare a sbattere contro una Clio per poi fermarsi contro la cuspide di un rondò.

Con lui sull’auto un amico seduto a fianco e due minori sul sedile posteriore.
Sul posto gli agenti della Locale della Valle Sabbia, una pattuglia di carabinieri gavardesi, ma anche due ambulanze: una dei volontari dell’Anc dai Tormini, l’altra dei volontari di Nuvolento.

Ma andiamo con ordine.
Erano all’incirca le 17:30 quando l’uomo, un 23enne gavardese alla guida di una Mini, nel percorrere la rotonda fra via Goza e via Falcone, ha tamponato una Panda.
Niente di particolarmente cruento, tanto che l’iniziale codice giallo imposto all’emergenza dalla Centrale operativa del Nue112 è presto stato derubricato in “verde”.

Il conducente della Mini però non si fermava sul posto per assumersi la responsabilità di quanto aveva fatto, ma si dava alla fuga.
Gli agenti della Locale, anche grazie al racconto di alcuni testimoni, l’hanno però rintracciato subito: nascosto nel vicino parcheggio del Family.
L’hanno identificato facendosi consegnare i documenti e prima di tornare sul posto dell’incidente per i rilievi gli hanno preso le chiavi dell’auto, temendo che potesse fuggire di nuovo.

Mentre effettuavano i rilievi, con la Mini e le chiavi recuperate chissà dove, il 23enne, sempre con l’amico 26enne a fianco un bimbo ed una bimba di 4 e 6 anni sul sedile posteriore (figli della sua convivente), è passato nuovamente sulla rotatoria ed ha attraversato il ponte dedicato ai Marinai d’Italia.

A quel punto, tallonato anche dai carabinieri, nella rotatoria successiva, è prima andato a sbattere contro una Clio, poi si è fermato a ridosso della cuspide che apre su via Terni, fermandosi in modo definitivo.

L’intemperanza gli costerà cara: subito via la patente, essendo l’alcoltest risultato positivo.
Per lui anche una denuncia in Procura, visto che ha poi rifiutato si sottoporsi al test per rilevare eventuali sostanze psicotrope.