Ad Agrone i Cantori della Stella

Anche quest’anno ad Agrone (una delle sei frazioni che formano il comune di Pieve di Bono e Prezzo e che conta 190 abitanti), i Cantori della Stella hanno percorso, cantando, in maniera ordinata le vie del paese.

Con loro – vestiti con i tradizionali costumi realizzati in famiglia e muniti, chiaramente, di mascherine e dispositivi di protezione anti covid - il reverendo curato don Michele Canestrini che, con don Beppino Caldera, figura come curato e collaboratore nell'ambito dell'Unità pastorale “Madonna delle Grazie”, retta dall'arciprete don Vincenzo Lupoli.

“Questa tradizione, che si ripete da ben quindici anni, è di fatto la rievocazione della storia dei Re Magi (Gaspare, Melchiorre e Baldassare) che andarono a Gerusalemme  ad annunciare la nascita del Redentore.

I pastori – a parlare è sempre lo storico di paese Antonio Armani - si sono portati dapprima ai Forti di Lardaro per far visita a quelle famiglie. Poi, lungo il rientro, si sono soffermati per le strade di Frugone, raccogliendo le offerte che la gente appostata davanti ai vari ingressi offriva, il cui ricavato verrà devoluto ai bambini maggiormente bisognosi  nelle missioni dove un tempo operava lo stesso don Bepi”.

A coloro che si affacciavano e guidati dalla stella i cantori eseguivano la classica canzone: “Siamo i tre Re Magi venuti dall’oriente ad adorar e portare oro incenso e mirra al Bambinello”.

Ma già originariamente in quel di Agrone, nel 2000, ad ispirare l'iniziativa in vista del giorno dell'Epifania non poteva essere che lo storico sagrestano Gelmino Armani, che  ha fatto sapere che stavolta la partecipata, solenne processione prevista da sempre  nel giorno di Sant'Antonio in data 17 gennaio, causa coronavirus, non potrà avere luogo.

Nelle foto:
- I Cantori della Stella, quest'anno, ad Agrone
- La processione patronale dello scorso anno