«Non è populismo, ma ricerca del progetto migliore per entrambi i territori»

Le Mamme del Chiese rispondono, con una lettera, a quella apparsa in questi giorni sui giornali locali a firma di alcuni rappresentanti di +Europa (dal titolo “Il sovranismo idrico è un errore”), che – specificano - “parla ancora una volta in maniera fuorviante della depurazione del Lago di Garda”.

La riportiamo integralmente.

“Viene nuovamente contestata l’approvazione della mozione Sarnico, evitando però di entrare nel merito del processo che ha portato alla sua approvazione, definendola semplicemente il risultato di un’infinita telenovela avvilente, dimostrando in tal modo un approccio superficiale alla questione.

Si accusa il perseguimento da parte “della politica locale della cultura populista nazionale che per questo abbandona il mito del buon amministratore, l’esaltazione della chiusura e dell’egoismo quale modello politico ispiratore” senza fare un minimo accenno alle importanti motivazioni che hanno portato 60 sindaci, comitati, associazioni e numerosi cittadini residenti sia sull’asta del Chiese che sul Lago di Garda a chiedere la totale revisione di questo progetto.

Non si tratta semplicemente di fare del “populismo”, ma, come detto e ridetto più volte, di esigere il progetto migliore in assoluto per entrambi i territori e che le risorse messe a disposizione vengano utilizzate per una reale depurazione (non spostamento di reflui) e tutela del Lago di Garda in un’ottica di lungo termine.

Non riusciamo davvero a comprendere come si possa ostinatamente asserire che le sei soluzioni sviluppate  dall’Università di Brescia debbano essere viste come quelle tecnicamente migliori, quando l’Università stessa in più occasioni ha dichiarato che lo Studio effettuato è ruotato esclusivamente intorno alle soluzioni volute dagli Enti preposti.

Perché si dovrebbero spendere ingenti risorse pubbliche e aumentare le bollette di tutti i residenti della provincia senza esigere la miglior soluzione economica e sostenibile in assoluto e a beneficio di tutti? Inoltre lo Studio non tiene conto dei dati epidemiologici e della situazione di salute dei territori interessati, rendendolo di fatto mancante di un dato fondamentale.

Assicuriamo gli autori della lettera che non siamo un comitato improvvisato nato dal nulla: siamo a conoscenza di tutti i gravi problemi che riguardano la nostra provincia perché da tempo, proprio per le pessime condizioni ambientali in cui versa il nostro territorio, abbiamo sentito il dovere di interessarci, informarci e impegnarci con sempre maggiore dedizione, spinte dall’unico e non negoziabile scopo di difendere il nostro ambiente per assicurare ai nostri figli un futuro migliore.

Invitiamo pertanto i Signori Ermanno Benedetti, Pietro Taylor e Cristina Bagnoli, prima di prendere posizioni tanto perentorie quanto assolutamente confutabili, a documentarsi in maniera approfondita   analizzando le opinioni delle varie controparti; sarebbe un esercizio di democrazia e un comportamento consono al ruolo che, dichiarandosi appartenenti ad una determinata parte politica, presumibilmente intendono rivestire in un prossimo futuro.

Per le Mamme del Chiese
Piera Casalini e Roberta Caldera”.