Chiude l'esperienza di «Nonsolobar»

Con la fine del 2020 chiude i battenti, a Serle, l'esperienza di “Nonsolobar”, avviata nel 2016 presso il Bar Boifava, di proprietà del Comune, dalla Cooperativa Cogess al fine di favorire l'inclusione sociale di giovani svantaggiati o con disabilità.

Mettendosi in gioco come baristi, i ragazzi, sempre seguiti e coordinati dagli operatori della Cogess, hanno potuto fare esperienza di lavoro e di vita sociale, riscuotendo grande successo nella comunità di Serle.

Nel mese di settembre il Comune aveva comunicato alla Cooperativa che, avendo necessità di liberare il locale che fungeva da deposito del bar, avrebbe potuto concedere al progetto in alternativa due stanze appartenenti ad un edificio vicino, a patto che venissero risistemate a loro carico. L'intervento sarebbe costato circa 7/8mila euro, da considerarsi a compensazione di un canone di affitto con copertura per i successivi tre anni.

La Cogess, amareggiata ma senza voler suscitare polemiche - non ha potuto accettare la proposta (tra le motivazioni anche quella della pandemia, che economicamente ha creato non pochi problemi ad una realtà che da un anno lavora ad intermittenza a causa delle restrizioni) comunicando al Comune la decisione di interrompere l'esperienza domani, ultimo giorno del 2020. Esperienza che continuerà invece a Lavenone, ove da tre anni è attiva un'iniziativa simile per modalità e obiettivi.

La foto si riferisce all'inaugurazione di "Nonsolobar" nell'agosto 2016