Dal Basso Garda spunta l'ipotesi Desenzano

Dai gruppi del Movimento 5 Stelle del Basso Garda arriva una nuova proposta su dove poter realizzare il nuovo depuratore gardesano. Si tratta di Desenzano, ove esiste un'area produttiva dismessa di circa 100mila metri quadrati, al confine con Sirmione, che potrebbe essere idonea ad ospitare un impianto di medie dimensioni.

Secondo i pentastellati basterebbe impiegare metà della superficie presente per realizzare un depuratore che tratti i reflui fognari di 150mila abitanti, equivalente alla popolazione di tutti i Comuni del basso lago, considerando anche il naturale incremento della stagione estiva. Un altro impianto sarebbe poi da realizzare per il medio-alto lago.

I vantaggi di una soluzione di questo tipo sarebbero la vicinanza del Mincio, idoneo a ricevere le acque depurate, raggiungibile anche tramite le condutture che al momento trasportano i reflui a Peschiera, evitando gran parte dello scarico delle acque nel Chiese.

Le remore ovviamente non mancano: il sito individuato a Desenzano è una proprietà privata, ed è chiaro inoltre che non è il Comune ad avere voce diretta nella scelta del posizionamento del depuratore, voce che spetta ancora ad Ato e Acque Bresciane.

Sul tema è intervenuto, con una proposta, anche il comitato Gaia di Gavardo. “Se sul Garda non sanno come utilizzare i 60 milioni di euro stanziati dal Ministero, che l'Ato li destini al Chiese per risolvere tutte le criticità - commenta Filippo Grumi su Bresciaoggi -. Quando saranno pronti con il progetto ci sarà modo di rifonderli, ma nel frattempo avremo risanato il fiume”. E ancora: “E' assurdo che siano i Comuni mantovani che fanno parte di Ats Garda Ambiente a "suggerire" dove fare il depuratore. Non mi risulta che esista "Medole del Garda". Se così fosse, il depuratore facciamolo lì, scaricando le acque depurate nel Mincio, che è sicuramente più vicino rispetto al Chiese”.