Panettone casa per casa

Già a Pasqua, ma pur sempre in clima di coronavirus, ai propri concittadini l'amministrazione comunale di Castel Condino aveva non solo fatto pervenire il biglietto d'auguri ma pure consegnato casa per casa la tradizionale colomba. Un gesto apprezzato dalla gente che nonostante le restrizioni del momento si era sentita meno sola di fronte alla morsa epidemica. Iniziative che solitamente si verificano in piccoli paesi e che, come Castello, fanno ancora Comune sé.

Ebbene, ora anche a Natale l’iniziativa si ripete, stavolta naturalmente con il classico panettone. Riguarderà sempre le ottanta famiglie che nell’insieme assommando a 221 abitanti. I pacchi dono li stanno consegnati in queste ore i Vigili del fuoco.

“Un modo, in questo momento non bello, per estendere e fare sentire la nostra vicinanza all'intero paese e nel contempo dare lavoro alla nostra coop”, è quanto fa sapere il sindaco Stefano Bagozzi.

In questo momento la sitazione epidemica sta segnando in paese una decina di casi.

Ad organizzare l’iniziativa l'amministrazione comunale rappresentata dallo stesso sindaco e dagli assessori Gianni, Giada e Fabrizio Bagozzi, nonché i pompieri coordinati dal loro comandante Walter Bagozzi.

Gli abitanti di Castello, recita lo scotun di paese, vengono definiti “litiganti” ma stando ai fatti quella definizione proprio non calza. Anzi. “In Trentino - aggiunge il primo cittadino - non c'è paese che nella triste incombenza funeraria dà loro diritto di essere accompagnati dal suono della banda. Che sia ricco o povero, importante o meno la realtà musicale lungo quel tragitto comunque c'è”.

Giorgio Pizzini, gestore del Bar Colomba e una vita trascorsa come applicato in comune però a Cimego, sui “litiganti” avverte: “Riavvolgendo le sequenze raccontate in un suo libro dal maestro Abramo Spada (genitore del compianto don Onorio) è riportato che tale infelice etichetta sarebbe da ricondurre non tra castellani ma bensì a vecchie diatribe amministrative avvenute ancora nel Cinquecento in atto con la Pieve di Condino”.