Fervono i preparativi

Sembra un’impalcatura e certo la fa a pugni con l’estetica dell’edificio storico che fino a qualche tempo fa ha ospitato il municipio di Vobarno, ma sarebbe a norma e soprattutto permetterebbe ai ragazzini delle Medie di Vobarno di frequentare le lezioni “in presenza”.

Parliamo degli alunni che frequentano le Seconde e le Terze che, nonostante la Regione sia divenuta “arancione” ormai da più di una settimana, a Vobarno hanno dovuto fino a sabato scorso frequentare le lezioni da casa.

Della vicenda se n’è occupato nei giorni scorsi anche lo staff del ministro Azzolina, per il tramite del provveditore dott. Bonelli: «In un modo o nell’altro gli alunni vobarnesi mercoledì 9 dicembre dovranno tutti quanti frequentare in presenza» ci aveva detto.

I preparativi per rendere questo possibile fervono anche sotto l’acqua di questo giorno dell’Immacolata: «C’è ancora qualche cosa da sistemare – ci ha detto il sindaco Pavoni questa mattina -. Il verdetto finale lo darà l’ispezione di questa sera voluta dall’ufficio scolastico provinciale».
Non tutto è ancora ben definito, insomma.

Intanto rigira il coltello nella piaga la minoranza vobarnese, puntando il dito sulla «superficialità imperante con cui la maggioranza e soprattutto il sindaco hanno affrontato la questione.

«Hanno cominciato a parlare di questo accorpamento scolastico e del rifacimento dello stabile delle Medie per ospitarvi anche le Elementari da almeno tre anni. Ora è giunta la prima prova di gestione del trasloco e non è stata in grado di reperire edifici sicuri, adeguati, idonei per i nostri studenti – affermano -. E si badi bene: si tratta di un trasloco “voluto”, non certo della collocazione di sfollati appena dopo un evento naturale catastrofico».