Netto calo dei contagi, non dei decessi

Anche i numeri della Valle Sabbia seguono l’andamento provinciale della pandemia da Covid-19. Nella prima settimana arancione si registra un netto calo del 20% dei contagi, che si concentrano particolarmente su due Comuni: Gavardo (dove si sono verificati dei focolai nelle due case di riposo) e Vobarno.

Questa settimana le persone risultate positive al tampone sono 178 (erano 222 la scorsa settimana). Più della metà sono concentrati a Gavardo (53) e Vobarno (44).

Gli altri Comuni con 10 o più contagiati sono: Prevalle (16), Villanuova sul Clisi (13) e Roè Volciano (10). Per il resto si registrano 5 contagiati a Agnosine, Bagolino e Capovalle e gli altri, con poche unità, sparsi negli altri Comuni.
Nessun nuovo contagio ad Anfo, Barghe, Mura, Paitone, Pertica Bassa.

Sul fronte dei decessi, invece, non ci sono notizie positive: questa settimana si registrano 11 deceduti (erano 9 la settimana scorsa): 6 a Gavardo, uno a Barghe, Prevalle, Vallio Terme, Villanuova e Treviso Bresciano. Va detto che il conteggio dei morti da parte di Ats Brescia non è proprio immediato, così almeno un caso di questi si riferisce alla scorsa settimana.

Come sempre, l’andamento del dato dei morti segue quello dei contagi, ma sfasato di qualche settimana (così è stato nella prima fase di questa pandemia), quindi ci attendiamo un calo dei decessi nelle prossime settimane.

Come abbiamo visto, oltre a Gavardo, l’altro Comune particolarmente colpito in questa seconda fase è Vobarno (sono i due paesi più popolosi della Valsabbia).

Vobarno, in questa seconda ondata autunnale, ha registrato 230 nuovi casi (è passata dai 134 totali di inizio ottobre, agli attuali 364); se in valore assoluto è il secondo numero più alto in Valsabbia dopo Gavardo, in percentuale risulta essere un incremento del 171%, e ci sono paesi che hanno avuto un incremento ben maggiore.

Secondo i dati provinciali il 70% dei tamponi positivi è asintomatico e in quest’ultima settimana la pressione sugli ospedali è notevolmente diminuita, tanto è vero che al Civile di Brescia un reparto convertito in Covid è ritornato alla sua funzione originaria.