Una panchina in legno per la comunità di Agnosine

“Ciao - gli dissi. “E’ da molto che non ti vedo”.

Poi cominciammo a conversare, ma proprio quando il dialogo si fece più entusiasmante ecco presentarsi ai miei occhi un' avvolgente e altrettanto suggestiva panchina in legno massiccio. Ideatore il maestro del legno Guido Formenti, esperto nel campo e con un talento davvero innato fin da piccolo. Un amico semplice, lavoratore instancabile.

Quando osservo le opere di Guido vedo, attraverso la dedizione e lo spirito del sacrificio, un legno abile e maestoso, una fantasia e una sensibilità che è vera e autentica fonte di ricerca e scrupolosità.

La gioia con cui appresi da te come realizzasti questa panchina, chiedendoti il motivo, e la sorpresa per la nostra comunità è stata veramente speciale, perché è un dono per la popolazione davvero incredibile.

Le tue opere le conosco da moltissimi anni, e insieme abbiamo anche collaborato alla stesura e al percorso di alcune mostre. Con te ho realizzato anche la mostra ad Agnosine in sala comunale.

Guido Formenti conosce l’amicizia, la semplicità, la passione e la tradizione complessa del legno. I valori della terra e il gesto, il sigillo lo raffigura su un pezzo di legno che anch’egli interpreta al tempo stesso con un'energia davvero eccellente.

Non serve arrivare chissà dove, ma saper giungere fino in fondo all’animo della gente e cimentarsi proprio in questi capolavori che saranno storia.

Sono espressamente riconoscente anche a Guido, perché in tutti questi anni ho ricevuto da lui la bellezza inconfondibile del contatto con l’arte.

In questo periodo a causa del coronavirus molte persone si ritrovano chiuse in casa, ma sappi una cosa: quando tutto avrà fine una chiacchierata sulla panchina la vorranno fare tutti, faranno a gara per sedervisi.

Un dono immenso che promuove la socialità in gruppo, per raccontare la vita e il futuro. Ho già sentito bambini dire che quella panchina la utilizzeranno anche per giocare e parlare, magari per vivere qualche momento come una volta, senza il cellulare per le mani.

Guido, hai fatto una straordinaria opera e ti ammiro davvero molto. E’ proprio vero che il proverbio non sbaglia: “Ci trova un amico trova un tesoro”.

Quest’aquila con le ali aperte ha un grande significato. I pensieri bisogna sempre portarli lassù e diffondere un bel messaggio di speranza.
Dove ci si siede, il corposo utilizzo del legno forma quasi dei tasti di un pianoforte e tu sei il maestro allo strumento. Poi i fiori faranno da splendida cornice.

A presto Guido, ci vedremo presto. Buona continuazione per altri nuovi progetti.

Con amicizia, Rosalba Francinelli e Angelo Lossi.