Al vertice della Fusina

Katia Gnosini è la nuova presidente della fondazione la Fusina di Cimego la cui realtà conta una rappresentanza di associati nella misura di quasi un componente per famiglia.

Di professione bancaria, succede a Dario Festi che l'incarico l'aveva ricoperto per un mandato e che rimane nel direttivo come riferimento di grande esperienza. Festi era stato anche più volte sindaco di Cimego, prima di lui aveva presieduto la Fondazione l'insegnante nonché storico del paese Primo Antonini.

Quattro donne al vertice: la signora Gnosini infatti avrà come sua vice Ilaria Antonini, nel ruolo di segretaria Carla Girardini e come responsabile di tesoreria Antonia Marascalchi.

La Fusina, dislocata lungo il corso del Rio Caino a ridosso del versante sinistro del fiume Chiese, rappresentava già ai tempi della sua creazione (anni 90) un autentico fiore all'occhiello per i cimighesi: dalla primavera all'autunno sono numerose le comitive, provenienti pure da fuori provincia, che si accodano per raggiungere quell'area in quota onde poi addentrarsi e scattare una infinità di immagini.

“Ad intuire le potenzialità e a salvaguardare quella storica realtà erano stati alcuni nostri concittadini – ricorda Dario Festi -. Si sono dati da fare ricostruendo fucina e mulino, che oggi ospitano anche alcuni laboratori per la sperimentazione didattica”.

Negli anni successivi sono state restaurate una calchèra per la produzione della calce, la carbonaia per la produzione di carbone di legna, un ròccolo per l’uccellagione e la vecchia malga Caino.