L’assessore alla Cultura di Sal, Gualtiero Comini, tramite una lettera a un quotidiano locale, ha espresso l’opinione dell’Amministrazione civica in merito al trasferimento della biblioteca comunale dall’attuale sede in via Fantoni a Campoverde.
Riportiamo per intero la lettera dell’assessore.
Gentile direttore, dopo le prese di posizione sulla Biblioteca di Salò, le chiedo ospitalità per offrire all’opinione pubblica, a nome della Giunta, una puntuale e chiarificatrice definizione dell’intera vicenda.
Ho ricevuto mandato per elaborare un piano di rilancio della Biblioteca Civica sulla base di due circostanze. Da una parte c’era la convinzione che si rendesse necessaria una migliore e più moderna strutturazione dei servizi forniti dalla stessa, e su spazi più ampi di quelli attualmente in dotazione alla biblioteca. Salò, che vanta tradizioni culturali di rilievo, deve essere dotata di una biblioteca civica che possa entrare con il rispetto degli standard richiesti nella Rete Bibliotecaria Bresciana.
L’altra circostanza fu la segnalazione del Dirigente Scolastico del Liceo Fermi dell’esistenza in quel plesso scolastico di una struttura capiente e funzionale che ben opportunamente sarebbe potuta divenire la sede principale della nostra biblioteca. Quella collocazione avrebbe anche consentito di stabilire una proficua sinergia tra la biblioteca d’Istituto e quella comunale, favorendone l’accesso ad una consistente fetta di studenti frequentanti le scuole superiori salodiane.
Su queste premesse è stato elaborato un articolato e circostanziato progetto. E’ importante precisare che esso prevedeva, sin dall’inizio, che lo spazio attualmente occupato in via Fantoni venisse attrezzato come sportello della biblioteca per l’internet point, l’emeroteca, la consultazione dei cataloghi, il prestito bibliotecario, la sala lettura di alcuni libri. Il tutto sarebbe stato attuato con un opportuno collegamento tra le due sedi che avrebbe creato le premesse per un servizio completo e flessibile basato sulla strutturazione della biblioteca automatizzata nella Rete Bibliotecaria Bresciana. Esso avrebbe consentito a tutti di poter raggiungere indifferentemente una delle due sedi della biblioteca trovandovi tutti i servizi che un utente può richiedere alla stessa.
Non è mancata in questo frangente la volontà di attuare il necessario coinvolgimento della Commissione Biblioteca e per il suo tramite si sarebbero potuti raggiungere tutti gli utenti del servizio bibliotecario. Spiace constatare che ciò non si è realizzato e non certo per cattiva volontà della nostra Amministrazione. Non entro nel merito della “raccolta delle firme” contro questo progetto: le motivazioni, a mio avviso, erano e sono pretestuose e prive di fondamento.
Ma veniamo all’intervento della Provincia, proprietaria dell’edificio sede del Liceo, la quale dopo essersi limitata a dare un assenso alla nostra iniziativa confermandone la validità, ha ritenuto di concedere il comodato dei locali da adibire a biblioteca, per un periodo massimo di cinque anni. Quest’ultima circostanza, del tutto imprevista, rende oggettivamente impossibile il trasferimento della biblioteca essendo illogico investire risorse consistenti per allestire locali non nostri che ci sono messi a disposizione per un lasso di tempo così limitato.
Con ciò la “materia del contendere” viene definitivamente meno con buona pace di tutti ed è davvero un peccato, a mio sommesso avviso, perché la mancata realizzazione del progetto pensato per la biblioteca civica è una grande e forse irripetibile occasione perduta per la cultura salodiana.
prof. Gualtiero Comini
Assessore alla Cultura di Salò
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