Per fortuna c'è il Covid

Trasloco difficile a Vobarno, dove le scuole medie nei giorni scorsi sono state svuotate perché entro oggi dovevano lasciare spazio a lavori di sistemazione ed ampliamento. Pena la perdita di contributi per quattro milioni di euro.

Un investimento totale di circa cinque milioni e mezzo sulle scuole, quello vobarnese, che permetterà ad un solo plesso di accogliere alunni di elementari e medie.
Un progetto osteggiato dalla minoranza consiliare e da gruppi di genitori, ne abbiamo già scritto più volte.

Finalmente, dopo ricorsi e controricorsi, la ditta risultata regolarmente assegnataria dell’appalto è pronta ad iniziare i lavori, che dovrebbero concludersi entro un paio d’anni.
Nel frattempo c’è da sistemare gli alunni altrove e su questo fronte sembra che ci siano dei problemi.

Non a causa delle norme anti-covid, anzi: le ultime disposizioni governative che obbligano le Seconde e le Terze lombarde alla didattica a distanza, al momento, sembra che stiano invece dando una mano.
Gli alunni di Prima, infatti, hanno preso possesso dell’Ex-Itis che pare un cantiere aperto. Gli altri, se non fossero a casa per decreto, lo dovrebbero essere comunque perché gli spazi loro destinati non sono ancora stati attrezzati.

Nei piani dell’Amministrazione c’è l’idea di sistemarli in altri due edifici comunali, la palazzina delle associazioni che si affaccia su Largo Donatori di Sangue ed il vecchio municipio, con diversi problemi ancora irrisolti in merito all’idoneo utilizzo degli spazi.
E la palestra? Al Centro sportivo comunale, ipotizzando un trasporto con pulmino per farci arrivare i ragazzi.

«Molte di queste criticità noi le avevamo evidenziate da tempo» affermano dalla minoranza di Impegno Civico, con una presa di posizione che riportiamo in un altro articolo.

«Ci rendiamo conto di aver creato qualche disagio, a cui stiamo rimediando. Entro una decina di giorni i ponteggi all’ex-Itis spariranno e saremo riusciti a ricavare spazi idonei anche per le altre classi – afferma il sindaco Paolo Pavoni -. Un ritardo dovuto ai tempi necessari per ottenere contributi ed evitare di indebitare il paese».

«Abbiamo dovuto liberare completamente l'immobile da ristrutturare per non dare nessun alibi alla ditta affidataria per rimandare l'inizio dei lavori - aggiunge il primo cittadino -. Quando alla sistemazione dell'ex-itis siamo in ritardo perchè abbiamo dovuto attendere i tempi necessari per ottenere i contributi per farlo. Si, è vero: il fatto che in questi giorni i ragazzi delle Seconde e delle Terze facciano didattica a distanza ci dà un po' di tempo per sistemare le cose».