05 Novembre 2020, 13.40
Emergenza Coronavirus

Sindaci e politici bresciani contrari a zona rossa a Brescia

di Cesare Fumana

Oggi alle 15 una manifestazione dei primi cittadini e del presidente della Provinca davanti al Broletto per chiedere che la provincia di Brescia sia tolta dalla zona rossa


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La politica Bresciana si schiera contro
l’istituzione della zona rossa per tutta la Lombardia. Visto che la criticità, stavolta, riguardano la città di Milano, il suo hinterland e la parte Ovest della Regione, in molti si stanno chiedendo perché anche Brescia e la sua provincia, che in questo momento il contagio pur crescendo, non sta creando grossi problemi alla sanità, non possono essere scorporati dalla zona rossa.

"Nel Dpcm firmato ieri – afferma il consigliere regionale Pd Gian Antonio Girelli – è prevista, in ragione dell'andamento del rischio epidemiologico, la possibilità, all'interno della stessa Regione, di determinare specifiche parti del territorio nelle quali non venga applicato il livello 4 (la cosiddetta zona rossa).

E' indubbio che la Lombardia, che potrebbe essere inserita a livello 4, presenta caratteristiche epidemiologiche eterogenee: le aree più colpite nella prima ondata infatti presentano un indice di contagio più basso rispetto ad altre realtà che oggi hanno un'impennata di contagi. Mentre infatti la zona ovest della Regione è da considerarsi molto preoccupante, la parte orientale, come la provincia di Brescia, non presenta analoghe criticità.

Chiedo quindi al Presidente Fontana di adottare misure diverse a seconda dei dati epidemiologici che si riscontrano nei vari territori, tenendoli costantemente monitorati. Rispetto a marzo disponiamo di dati precisi e in continuo aggiornamento, sfruttiamoli in modo da salvaguardare la salute dei cittadini, laddove è possibile la continuità lavorativa, la scuola e nei limiti permessi anche la socialità".

Dello stesso avviso il consigliere regionale valsabbino della Lega, Floriano Massardi, che lancia un appello al Premier Conte e al Ministro Speranza

“Ho voluto far mie le istanze provenienti da tutto il territorio bresciano – afferma Massardi – che chiede a gran voce che la nostra Provincia non sia considerata zona rossa e che si tenga conto della reale diffusione del virus nelle nostre aree. L’indice di contagio del bresciano è attualmente inferiore rispetto a quello di altre zone della Lombardia, come ad esempio Milano e del tutto analogo a quello di altri territori italiani, che parrebbero invece rientrare nelle zone arancio. La mia richiesta è che si rispetti il principio di ragionevolezza: la Provincia di Brescia, con un indice di contagio inferiore, non rientri nel novero delle zone considerate maggiormente a rischio. A maggior ragione in forza del prezzo che l’economia bresciana in modo particolare ha dovuto pagare nei mesi scorsi, nettamente maggiore rispetto ad altre aree del Paese.

Faccio quindi appello al Premier Conte e al Ministro Speranza perché, per una volta, usino il buon senso nella definizione delle aree e tengano conto della realtà oggettiva dei fatti. Naturalmente se l’indice di contagio nel bresciano dovesse salire accetteremo senza protestare l’estensione della zona rossa anche alla nostra Provincia”.

Per questo i Sindaci della provincia di Brescia, unitamente al Presidente dell'Amministrazione Provinciale, manifesteranno davanti al Palazzo Broletto questo giovedì 5 novembre, alle 15, per protestare contro questo provvedimento.

Gli stessi saranno poi ricevuti dal Prefetto di Brescia.



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