Seconda ondata

Diciamo subito che il virus, rispetto alla prima fase di questa pandemia, sembra comportarsi in modo diverso e che i numeri attuali risentono anche di un numero di gran lunga maggiore di tamponi effettuati.

Intanto la maggior parte di coloro che sono risultati positivi non sono ammalati. Pochi quelli che hanno avuto bisogno di un ricovero ospedaliero o che stanno subendo guai seri a causa di questo ritorno di fiamma della pandemia.

Abbiamo registrato nella più recente di queste settimane, anche due decessi: uno a Vobarno, l’altro quello di una signora di Barghe che era già da tempo ricoverata in ospedale. Entrambi non erano stati segnalati come malati a causa del Covid. Probabilmente, quindi, il virus non è stato il responsabile principale del loro decesso.

E adesso un po’ di numeri.

Nella settimana dal 18 al 24 ottobre i casi di contagio sono stati 82. Nel corso della settimana fra il 25 e oggi (i dati sono sempre riferiti al giorno precedente), ne sono stati registrati invece 118.
Questo indica che il contagio è in espansione, val la pena, insomma, prestare attenzione e rispettare le norme per il contenimento dell’infezione.

L’altro dato riguarda il numero dei contagi Comune per Comune, maggiore nei centri valsabbini più grandi.
Nelle due settimane di riferimento ci sono stati 32 contagi a Gavardo, 27 a Vobarno, 23 a Prevalle, 17 a Vestone, 15 a Odolo, 14 a Roè e via calando.

Ad oggi i Comuni che sono rimasti “covid free” sono Capovalle, Lavenone,  Pertica Bassa, Treviso Bresciano e Vallio Terme.