«Ci mancherà, umanamente e professionalmente»

«Siamo tutti sotto shock. Mai avremmo pensato di ricevere questa tragica notizia».
Così un collega di lavoro di Alfredo Buda, l’ingegnere che da 14 anni si occupava di gestire tutto ciò che riguardava la qualità del lavoro, la sicurezza e l’ambiente all’interno della Iro di Odolo.

Era Buda il riferimento quando c’è stato da gestire i guai affrontati dall’azienda quando nei forni ci finì del materiale radioattivo, così come più recentemente per le procedure anticovid, gestiva anche i corsi interni sulla sicurezza.

«Veniva al lavoro ogni giorno in auto facendo le “Coste” di Sant’Eusebio – ci raccontano -. Viveva a Castel Mella con la compagna Cristina ed era figlio unico. Sappiamo che si occupava spesso anche della salute dell’anziana madre. Chissà come faranno senza di lui».

Un grande vuoto Alfredo Buda lo lascerà anche a Odolo, dove i colleghi di lavoro diventavano spesso anche compagni e amici nella pesca sportiva o durante le escursioni in montagna o ancora sulle piste da sci dei comprensori trentini sui quali si recavano spesso in gruppo.

«Era un trascinatore, di una simpatia innata e ci coinvolgeva spesso nelle sue passioni, insomma sapeva farsi voler bene – aggiungono -. Era arrivato da noi dopo un’esperienza alla Lucchini, faceva il suo lavoro con competenza, dimostrando grande esperienza. Ci mancherà, umanamente e professionalmente, tantissimo».

La salma di Buda è stata ricomposta nella camera mortuaria dell'ospedale regionale di Aosta, in attesa del nullaosta da parte del magistrato per le esequie. Probabile sia necessaria un'autopsia.

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