05 Settembre 2020, 07.25
L'opinione

Il «SÌ» del (non) cambiamento

di Tommaso Franzoni

Il 20 e 21 settembre c’è la possibilità di un’evoluzione sociale: eliminare una fetta sostanziosa di casta, ma a quale prezzo? Ragioniamoci su...


Domenica 20 e lunedì 21 settembre, i cittadini sono chiamati ad esprimere un’opinione sul referendum confermativo popolare che prevede la modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione.
Questa riforma consiste in un taglio al Parlamento di circa il 36% dei suoi membri, passando alla Camera da 630 a 400 deputati, mentre al Senato da 315 a 200 senatori.

La battaglia per la “ristrutturazione” dell’assemblea legislativa è capitanata dal movimento 5 stelle, ma supportata da tutti i grandi partiti, nonostante una prima opposizione targata P.D. e F.I..
I “vantaggi” della vittoria del “SÌ”sarebbero, secondo l’Osservatorio dei conti pubblici italiani, un risparmio annuale di 57 mln e di 285 mln a legislatura, pari al 0,007% della spesa pubblica.
Le cifre accantonate grazie al “cambiamento” risultano insignificanti, infatti quando un Governo esercita il suo potere gestisce misure molto più grandi, miliardi non milioni.
 
Un altro “beneficio” secondo chi sostiene il “SÌ” sarebbe la risoluzione del problema legislativo italiano, ovvero la lentezza nell’approvare leggi.
Anche questo punto dimostra molte pieghe, poiché, principalmente, la velocità nell’approvazione delle leggi non è determinata dal numero dei votanti, ma dalla forma del Parlamento: il bicameralismo perfetto.

Questo sistema dà gli stessi poteri alle due assemblee, quindi entrambe possono proporre una legge e modificarla, ma dopo essere passata da una sede, deve essere confermata nell’altra e se rielaborata deve essere riconfermata di nuovo nel raduno opposto.
Due riforme di cambiamento al sistema parlamentare italiano furono proposte da Berlusconi nel 2006 e, a distanza di 10 anni, da Renzi, ma ambedue ebbero un esito negativo.

Il lato oscuro, a favore del “NO”, è un vero taglio netto alla nostra sovranità popolare.
La forma di potere esercitata dal popolo in Italia è detta “democrazia rappresentativa”, ossia il cittadino non partecipa in modo diretto alla vita politica, ma elegge un rappresentante che se ne occupi: il parlamentare.

Attualmente, nel nostro paese, c’è un deputato ogni 96mila cittadini, cioè 1,05 onorevoli ogni 100mila, ma con un esito positivo passeremo ad 1 ogni 151mila, con un tasso di 0,7 per 100mila abitanti: la percentuale più bassa dell’Unione Europea.

Chi è a favore del “SI” spera in un’innovazione, in un segnale dalla classe politica, credendo di eliminare una fetta di casta indegna ed incompetente.
Benché tutto ciò sia parzialmente vero, un taglio non cambierebbe nulla, non eliminerebbe totalmente i “disonesti” e “farabutti” perché, a rigor di logica, la percentuale non muterebbe.

Il Parlamento è in una selva oscura, ma in questo momento va difeso e sostenuto, perché lui è la nostra rappresentanza, lui è la nostra sovranità, lui è la nostra politica.

L’esito del voto è già scontato, secondo alcuni sondaggi il “SÌ” è stimato al 72%, ma nonostante ciò bisogna entrare in campo e giocare le proprie carte, quindi io, al referendum confermativo di settembre, appoggerò il “NO”.



Commenti:
ID82427 - 05/09/2020 11:40:14 - (bernardofreddi) -

Capirai che risparmio. Togliere l'autonomia a "certe" regioni e magari centralizzare la spesa sanitaria di tutte ci consentirebbe risparmi miliardari.

ID82428 - 05/09/2020 16:21:01 - (genpep) -

Gentile Ubaldo, ti stai spendendo parecchio a favore del no in maniera più che legittima, ma a favorire il si alla grande c'è una classe politica pasticciona quando non corrotta o addirittura ladra, senza distinzioni tra DX e SX. Il risparmio è poco? in una famiglia quando si fa un debito ad esempio per comprare casa per pagare il mutuo si risparmia un pò su tutto; per la nazione sono sempre tutti risparmi da poco (vedi vitalizi, taglio stipendi dei parlamentari ecc., però taglio pensioni stipendi pubblici ecc. quello va bene) siccome da qualche parte bisogna pur cominciare, iniziamo da qui e vedrai che qualche dozzina in meno di parlamentari strapagati non ci mancheranno.....

ID82429 - 05/09/2020 21:10:43 - (ibisco) - Sono ancora pochi

i parlamentari, visto che nessuno si è degnato di pronunciare una parola a sostegno dei sindaci che stanno difendendo il fiume Chiese ed il territorio da un progetto disastroso per le casse dello stato e le tasche dei contribuenti, oltre che per l'ecosistema.

ID82430 - 06/09/2020 13:56:20 - (Valsabbino) - Io voto No

Io voto NO perché non è riducendo i parlamentari che l’inneggiato risparmio può risollevare l’economia dell’Italia. Sono ben altre le voci di spesa da eliminare che potrebbero risollevare l’economia dell’Italia. (es. consulenti, emolumenti faraonici dei dirigenti di società detenute dallo Stato, Dirigenti pubblici, ecc. Vedi Casalino) Sono gli emolumenti che non vengono mai menzionati che fanno salire lo spesometro.Non mi illudo che se vincesse il NO questo governo lasci la poltrona ma credo fermamente nella democrazia e nella libertà di pensiero e una ulteriore riduzione dei parlamentari ridurrebbe la libertà.Provate a pensare di vivere perennemente come stiamo vivendo tutti noi in questo periodo di covid.Comanda uno solo. Siete contenti? Io NO. l’Assemblea Costituente, con gli articoli 56-57 della Costituzione, stabilì che per la tenuta democratica del paese bisognasse mantenere un deputato ogni

ID82431 - 06/09/2020 13:57:40 - (Valsabbino) - Io voto NO parte II

L’Assemblea Costituente, con gli articoli 56-57 della Costituzione, stabilì che per la tenuta democratica del paese bisognasse mantenere un deputato ogni 80mila abitanti e un senatore ogni 200 mila (limiti che sono già stati superati successivamente).Scusate ma mancava la parte importante :)

ID82432 - 06/09/2020 19:15:06 - (ibisco) - Per Valsabbino

Tranquilli, anche se vincessero i si trovano sempre il modo di modificare l'esito del risultato con modifiche alla legge, ecc, ecc. Ormai la colla ha fatto presa e dalla poltrona non li stacchi più, tutti né, dx sx e company.


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