Una strada troppo stretta per autobus che misurano... 20 centimetri di troppo. Una misura esigua, ma sufficiente a mettere le briglie ad un servizio di trasporto che unisce Bagolino con il Gaver, passando per la frazione di Valle Dorizzo.
Una strada troppo stretta per autobus che misurano... 20 centimetri di troppo. Una misura esigua, ma sufficiente a mettere le briglie ad un servizio di trasporto (attivo nei mesi di luglio e agosto) che, organizzato dalla Sia, da oltre 10 anni unisce Bagolino con il Gaver, passando per la frazione di Valle Dorizzo.
Più che un episodio di «malaviabilità» quanto accaduto in Valsabbia ha il retrogusto amaro del paradosso, che ha complicato non poco la vita a diversi turisti. Tra cui un habitué del Gaver, un nostro lettore che non ha esitato a contattare il numero verde di «Pronto Giornale di Brescia» quando si è trovato a fare i conti con la corsa soppressa. «Vengo qui dal 1972 - ha raccontato - e ora come faccio?»
Del resto non è stato certo l’unico a lamentarsi, e allibito si dice lo stesso sindaco di Bagolino Marco Scalvini. «È una faccenda incredibile - spiega il primo cittadino bagosso -: non abbiamo avuto infatti nessuna comunicazione a tal proposito, ci sia praticamente trovati di fronte al fatto compiuto. Inoltre la sospensione del servizio colpisce pesantemente la frazione di Valle Dorizzo che, a fronte dei circa 60 residenti, ospita nel periodo estivo numerose scuole e campi scout, vedendo crescere il numero delle presenze fino a 2.000 unità».
Quanto ai motivi del provvedimento, Scalvini si dice piuttosto perplesso. «Ci è stato spiegato che la carreggiata, in alcuni punti, è troppo stretta, nonostante negli anni siano stati investite notevoli risorse sulla strada in questione: si tratta di una questione di venti centimetri che, a causa di un’ordinanza, inibisce la transitabilità ai bus della Sia. Che io sappia il divieto non c’è da quest’anno: mi chiedo come mai solo adesso si sia deciso di metterlo in pratica». Una versione, quella di Scalvini, in buona parte confermata dall’azienda di trasporti. «Effettivamente c’è una prescrizione che vieta il passaggio a mezzi di larghezza superiore ai 2 metri e venti. Tale divieto è stato appurato dai nostri tecnici ed è per questo che siamo stati costretti a sospendere il servizio per il Gaver, non essendo in possesso di un mezzo delle dimensioni richieste».
Di fronte a questo disservizio, l’Amministrazione comunale decide di scrivere alla Provincia: «Abbiamo mandato una lettera al settore trasporti - conferma l’assessore Mirco Lombardi - sollecitando una soluzione al riguardo».
Il sindaco di Bagolino, piuttosto che limitarsi alle lamentazioni, sembra semmai orientato a fare di tutto per trovare una soluzione al problema. «Siamo pronti a venire incontro alla Provincia in tutti i modi - ribadisce Scalvini -: se il problema è economico, possiamo anticipare i soldi, pensando di vederceli restituiti nel 2009. Oppure, in alternativa, potremmo siglare una convenzione con un’altra ditta che abbia un mezzo idoneo alla tratta in questione. Basta solo la volontà politica per risolvere questa situazione».
Palazzo Broletto, dal canto suo, sembra pronto a mettersi in gioco per rimettere in funzione la tratta. «L’ordinanza - conferma l’assessore ai Trasporti Valerio Prignachi - risale ai tempi in cui la strada era gestita dall’Anas. Oggi ci troviamo di fronte ad un problema di inadeguatezza dei mezzi utilizzati, che non rispettano quanto stabilito dall’ordinanza stessa. Un fattore che non possiamo certo trascurare».
Mentre gli assessorati ai Trasporti e ai Lavori pubblici studiano la situazione (lunedì è previsto un incontro a tal proposito), Prignachi si dice convinto di come «si potrebbe ovviare al problema facendo di Bagolino una stazione di interscambio. Gli utenti potrebbero arrivarvi con un normale mezzo di linea per poi proseguire con un bus più piccolo, che tra le altre cose garantirebbe un servizio più rapido e agevole. Penso comunque che la questione si risolverà in fretta». Un ottimismo, quello di Prignachi, corroborato dalle dichiarazioni della Società italiana autotrasporti Brescia. La Sia conferma infatti che «nel giro di pochi giorni il servizio dovrebbe essere ripreso grazie all’acquisizione da parte dell’azienda di un bus con le caratteristiche tecniche corrispondenti a quanto richiesto».
Sembra dunque che «l’isolamento» forzato della frazione Valle Dorizzo e del Gaver sia destinato a finire entro breve tempo. Centimetri o non centimetri.
(ramp) da Giornale di Brescia