25 Agosto 2020, 09.05
Blog - Genitori e figli

Dare pazienza al giorno. Ovvero l'arte di attendere

di Giuseppe Maiolo

Viviamo il tempo dell’impazienza e della fretta. Forse oggi, dopo la forzata sospensione della quarantena, ci aspettiamo una sorta di ipotetico indennizzo e aumentiamo la smania del fare


Lo spazio virtuale che ci attornia corre a velocità sempre maggiore e forse ci assedia. Non è raro che ci faccia sentire di esistere solo se facciamo o parliamo in continuazione, se rispondiamo anche senza aver ascoltato o atteso che l’interlocutore abbia concluso il suo pensiero.

C’è ovunque l’urgenza di far prevalere il proprio punto di vista e, in gara con tutti, abitare lo spazio fisico delle conversazioni sovrapposte e confuse, immersi in una babele di parole che appena dette si dimenticano.

Poco, o sempre meno, è lo spazio mentale del pensiero divergente utile per trovare soluzioni alternative, pochissimo il tempo per la riflessione e sempre maggiore quello in cui si consuma ogni emozione che poi si perde o si getta senza che possa lasciare traccia.

Saranno gli instant message che riempiono il tempo quotidiano e quel bisogno esasperato di conferma che ci spinge tutti a controllare ogni doppia spunta di WhatsApp e di Telegram. O saranno i timori sconsiderati di essere dimenticati che assalgono se vedi che non hanno letto o forse trascurato il tuo “necessario twittare”.

Ma potrebbero essere anche le poche domande che ci facciamo e le tante risposte di conferma che vogliamo dagli altri per sconfiggere l’incertezza che ci assale e la montagna di dubbi che ci portiamo appresso.

Allora tutto diventa urgente, le pause tra un’azione e l’altra, voragini da riempire per non rischiare la tortura della mente. Sembra che valga ovunque l’idea che meno vuoti ci sono, meglio si sta. Più il tempo è pieno e meno ne abbiamo per cercare le risposte che ci servono. Ed è l’ansia del fare che trasmettiamo alle nuove generazioni.

Ma è anche in aumento il rischio di trasmettere ai figli, più di prima, la paura per l’attesa e l’impazienza, la frenesia della mente occupata e la preoccupazione di non aver niente a cui pensare che può trasformarsi in un sentimento angosciante.

C’è da chiedersi se quel compulsivo digitare in ogni momento e in ogni luogo sugli onnipresenti dispositivi digitali, non sia un comodo antidoto contro la solitudine e la noia, ma anche il segnale di una crescente insofferenza e della frustrazione per non poter avere soluzioni immediate. Il tempo dell’attesa, se non sei educato al saperlo gestire, innesca tensione, impulsività e comportamenti aggressivi.

Come adulti dare pazienza al giorno potrebbe voler dire imparare l’arte di aspettare. Che non è praticare l’ozio assoluto, ma valorizzare la distanza dal fare e la sospensione dell’azione per generare pause nel pensiero.

È capacità di sintonizzarsi sull’ascolto dell’altro e arrestare il giudizio frettoloso delle parole, così come gustare il piacere del vuoto che si genera se mettiamo un po’ a tacere quel vociare continuo dei social in un’alternanza benefica di silenzio tecnologico. Ciò non farà perdere la connessione col mondo né disattivare le funzioni cerebrali. Servirà a ritrovare il passo lento dell’indugio che permette di vedere quello che sfugge quando andiamo di fretta.

Come educatori, poi, insegnare l’attesa servirà per dare ai bambini uno spazio per i sogni. In fondo questi nascono nello stesso terreno dei desideri e si costruiscono con le medesime immagini interne che ci fanno andare alla scoperta del mondo. Educare i piccoli alla fatica del “Si, ma…”, credo aiuti a farli crescere con fiducia e speranza.

Giuseppe Maiolo
psicoanalista
Università di Trento





Vedi anche
29/07/2019 10:10

Genitori separati e vacanze coi figli Se le vacanze con i figli vanno sempre preparate, quelle dei genitori separati soprattutto i non affidatari, hanno ancora di più la necessità di essere pensate e organizzate con attenzione

11/08/2020 09:20

Gli iperconnessi Tra il preoccupato e l’arrabbiato molti genitori si chiedono che fare con i figli che, ancor più di ieri catturati dai loro dispositivi, passano un tempo infinito a incontrare il mondo delle relazioni virtuali e soprattutto a giocare online

07/05/2021 10:30

Adolescenti bloccati e genitori distanti Non è una novità che la crescita sia diventata più complessa e difficile in questo tempo di sospensione.

20/01/2020 10:00

Padri e figli “I figli invecchiano. Ma non invecchiano loro. Invecchiano te”. Inizia così il denso monologo di Mattia Torre, drammaturgo e regista da poco scomparso e di cui, tra qualche giorno, uscirà postumo, il suo ultimo film

18/11/2018 08:00

Madri che uccidono Uccidere i figli e togliersi la vita è un gesto che ti appare mostruoso, inconcepibile, innaturale e contrario all’idea che abbiamo delle madri che i figli li mettono al mondo e li fanno crescere.




Altre da Genitori e Figli
16/04/2024

Il conformismo, un altro ingrediente dell'indifferenza

Quando si parla di indifferenza, come è accaduto a proposito di recenti fatti di bullismo tra i ragazzi, si mette l’accento sulla distanza affettiva ed emozionale che è carenza empatica e spesso scarsa o nulla partecipazione al destino degli altri

07/04/2024

Indifferenza. Il peggiore dei sentimenti

Ho già detto dell’indifferenza parlando di adolescenti. Ma la parola “indifferenza” non appartiene solo alla condizione giovanile, è un modo di essere di tutti

30/03/2024

Pasqua, tra fede e fiducia

La Pasqua ha mille valenze religiose e laiche, che in questo momento di grandi incertezze ci servono. Quelle squisitamente psicologiche rimandano alle parole “fede” e “fiducia”

24/03/2024

Le risse dei giovani e la platea degli indifferenti

I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo

11/03/2024

Stalking, quando l'amore è persecuzione

Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo

04/03/2024

Selfie, una mania comune

Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza

26/02/2024

Sessualità, educare alle relazioni

Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale

19/02/2024

San Valentino è ancora il giorno dell'amore?

L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social

06/02/2024

Safer Internet Day, per pensare alla prevenzione

La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale

27/01/2024

Narrare la memoria contro la banalità del male

La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento