Miriam Gotti racconta «Les Saponettes»

Sabato 25 luglio alle ore 21.15 a Gavardo presso il Parco Baronchelli si terrà la serata, inserita nella rassegna “Acque e Terre Festival”, dal titolo «Viaggio Incanto. Canti, melodie e ballate dalle tradizioni popolari», esplorazione sonora dal Mediterraneo fino ai canti popolari del bresciano e del bergamasco.

Protagonista un trio femminile dal nome curioso: Les Saponettes. Miriam Gotti, Ilaria Pezzera e Swewa Schneider ci guideranno in questo viaggio. Ci facciamo raccontare proprio da Miriam Gotti di che si tratta. Ricordo che l'ingresso è gratuito ma la prenotazione obbligatoria (0365.377462 o cultura@comune.gavardo.bs.it).

Da dove e quando comincia questo viaggio-progetto?

M. E' difficile dare una data d'inizio a questo progetto. Io ed Ilaria, che abbiamo avuto l'idea di dare vita a questo progetto, abbiamo fatto parte per anni di una compagnia teatrale che si occupava di ricerca di musica popolare del mondo. Sono musiche che raccontano storie, storie di popoli, del loro modo di vivere, del loro bisogno di canto, musiche che accompagnano la routine, i loro riti. Sono quindi anni che noi portiamo avanti questa ricerca e ci siamo dette “ma perché non facciamo un concerto e raccontiamo come è nato tutto questo? Ed eccoci qui”.

Possiamo dividere la canzone in due grandi gruppi. La canzone d'autore (quella appunto in cui è presente e conosciuto il nome dell'autore) e la canzone popolare, difficilmente riferibile ad un autore preciso ma tramandata negli anni. Canti di protesta, a volte politici, altri legati alle tradizioni, alla religione o alla cultura di luogo. Quale credi sia la forza della musica popolare? Perché è importante oggi continuare a proporla?

M. La musica popolare non è mai morta, se passeggiamo per le strade, sopratutto nei piccoli paesi e nelle piccole realtà, sentiremo cantare. C'è un'esigenza profonda da parte di tutti di mettere emozioni nel canto, non solo da parte dei professionisti. Io penso che sia un'esigenza di incontro, di socializzazione, un'esigenza dell'anima che nasce dal cuore. Il canto è una grande espressione emozionale che scandisce il tempo ed accompagna la vita. E' anche per questo che il canto popolare è importante.

Quali sono i riferimenti culturali, artistici e musicali che hanno ispirato questo progetto? Nella serata che proponete a Gavardo che repertorio presenterete?

M. Abbiamo dovuto fare delle scelte perché ovviamente tutto in un'ora non si può fare. Abbiamo deciso di scegliere ed approfondire delle aree e per ognuna abbiamo deciso di proporre quattro o cinque canti. Partiamo dal Sud Italia (area molto ricca sia dal punto di vista della Pizzica e della Taranta Salentina, che dal punto di vista delle tradizioni sacre con canti che accompagnano la vita religiosa al di fuori della messa e della Funzione Liturgica).

Poi abbiamo scelto l'area del Nord Italia, in cui troviamo canti molto divertenti. Si canta di un amore impossibile o il canto davanti al fuoco.. del Nord abbiamo scelto la leggerezza del canto. Poi abbiamo tutta l'area dell'Est Europa e dei canti balcanici. Io ho tantissimi riferimenti culturali, se vogliamo restare nell'area musicale ti direi Giovanna Marini e Lucilla Galeazzi di cui apprezzo particolarmente la capacità di far diventare il canto popolare melodico, armonico e corale. Nel cuore mi porto “Sogna fiore mio di Lucilla Galeazzi.

In foto:
- Les Saponettes
- Miriam Gotti

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